Che casino la Serie A (e anche la Serie B)
Chievo e Parma rischiano penalizzazioni e addirittura la retrocessione per plusvalenze fittizie e illecito sportivo (e in Serie B due squadre sono già state escluse)
La Serie A e la Serie B, i due maggiori campionati nazionali di calcio, sono fermi per la pausa estiva, ma in questi giorni potrebbero ugualmente cambiare. La loro composizione è ancora in discussione e soggetta a modifiche, nonostante manchino solo una decina di giorni alla presentazione dei calendari. Serie A e Serie B potrebbero essere stravolte dalle sentenze del Tribunale sportivo federale in arrivo nei prossimi giorni e dalla Commissione di vigilanza sulle società di calcio (la Covisoc), l’organo che stabilisce se un club possiede o meno i requisiti per l’iscrizione a un campionato. Un quadro più chiaro della situazione si potrà avere solo a fine mese, dato che le squadre in attesa di giudizio sono sei, anche se non si escludono ricorsi che potrebbero complicarla ulteriormente.
La composizione della Serie A 2018/19:
1) Atalanta ✅
2) Bologna ✅
3) Cagliari ✅
4) Chievo Verona ⭕️
5) Empoli ✅ ?
6) Fiorentina ✅
7) Frosinone ✅ ?
8) Genoa ✅
9) Internazionale ✅
10) Juventus ✅
11) Lazio ✅
12) Milan ✅
13) Napoli ✅
14) Parma ⭕️ ?
15) Roma ✅
16) Sampdoria ✅
17) Sassuolo ✅
18) SPAL ✅
19) Torino ✅
20) Udinese ✅
⭕️ Partecipazione in dubbio | ? Promossa dalla Serie B
A fine giugno la Procura federale ha rinviato a giudizio i presidenti di Chievo Verona e Cesena, insieme ad altri diciotto dirigenti, per aver contabilizzato nei bilanci societari delle plusvalenze fittizie. Con l’uso di plusvalenze fittizie le due società – una di Serie A una di B – avrebbero registrato un patrimonio netto superiore a quello esistente scambiandosi giocatori delle giovanili per cifre giudicate eccessivamente alte (circa 25 milioni di euro complessivi). Senza queste plusvalenze sia Chievo che Cesena non avrebbero soddisfatto i requisiti per l’iscrizione ai campionati 2015/16, 2016/17 e 2017/18.
Le due società si dovranno quindi presentare al Tribunale federale per il processo di primo grado della giustizia sportiva. Entrambe rischiano sanzioni: ma se il Cesena è già stato escluso dalla Serie B per i suoi debiti con il fisco, il Chievo invece potrebbe incorrere anche nella retrocessione, diretta o per punti di penalizzazione (ne basterebbero 6 nell’ultima classifica di Serie A). Se il Chievo dovesse essere retrocesso, il suo posto in Serie A andrebbe al Crotone, in quanto terzultima classificata della Serie A 2017/18.
Pochi giorni prima la stessa procura sportiva aveva rinviato a giudizio la società del Parma e il suo giocatore Emanuele Calaiò per tentato illecito sportivo nell’ultima partita del campionato di Serie B, giocata contro lo Spezia a maggio. Il presunto illecito riguarda alcuni messaggi scambiati da Calaiò con un giocatore dello Spezia, e suo ex compagno di squadra, Filippo De Col, qualche ora prima della partita. Dopo averli ricevuti, De Col aveva girato i messaggi ai dirigenti dello Spezia, i quali avevano deciso di presentarli alla Procura federale per evitare di incorrere nel reato di omessa denuncia. La procura ci avrebbe riscontrato un tentativo di illecito (si fa riferimento alla prestazione dello Spezia, di cui De Col è difensore, con inviti ambigui a non impegnarsi troppo) e ha quindi richiesto il rinvio a giudizio della società per responsabilità oggettiva.
Nell’udienza tenuta martedì 17 luglio presso il Tribunale federale, il procuratore della FIGC ha chiesto per il Parma una penalizzazione di 2 punti da applicare all’ultimo campionato di Serie B, che annullerebbe la sua promozione diretta in Serie A. La procura della FIGC, tuttavia, ha richiesto in “subordine” sei punti di penalizzazione da far scontare nel prossimo campionato di Serie A, nel caso la penalità non potesse essere applicata in Serie B per la lunga serie di complicazioni che questa comporterebbe. Basterebbe infatti anche un solo punto di penalizzazione per modificare la classifica dell’ultima Serie B portando il Frosinone (che in Serie A ci è andato comunque, ma tramite i playoff) in seconda posizione. I playoff, però, sono già stati disputati, e di recente una delle squadre che ci ha partecipato (il Bari) è stata esclusa dalla Serie B per motivi economici.
La composizione della Serie B 2018/19:
1) Ascoli ✅
2) Avellino ⭕️
3) Bari ❌
4) Benevento ✅ ?
5) Brescia ✅
6) Carpi ✅
7) Cesena ❌
8) Cittadella ✅
9) Cosenza ✅ ?
10) Cremonese ✅
11) Crotone ✅ ?
12) Foggia ⭕️
13) Hellas Verona ✅ ?
14) Lecce ✅ ?
15) Livorno ✅ ?
16) Padova ✅ ?
17) Palermo ✅
18) Perugia ✅
19) Pescara ✅
20) Salernitana ✅
21) Spezia ✅
22) Venezia ✅
⭕️ In dubbio | ❌ Esclusa | ? Promossa dalla C | ? Retrocessa dalla A
La scorsa settimana la Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio professionistiche ha escluso Bari, Cesena e Avellino dal prossimo campionato di Serie B. Al Bari l’iscrizione al campionato è stata negata per il mancato aumento di capitale necessario per la gestione del club: la proprietà ha raccolto solo 1,5 milioni di euro rispetto ai 4,5 milioni richiesti. L’esclusione dell’Avellino è stata decisa per lo stesso motivo mentre quella del Cesena è arrivata in seguito al mancato accordo con l’Agenzia delle Entrate, che non ha permesso alla società la rateizzazione del debito contratto per 40 milioni di euro di tasse non pagate nelle ultime stagioni.
Le tre società avrebbero potuto iscriversi regolarmente alla Serie B 2018/19 completando le ricapitalizzazioni e regolarizzando i pagamenti arretrati entro il 16 luglio; ma solo l’Avellino è riuscito a rimettersi parzialmente in regola, evitando per il momento l’esclusione. Bari e Cesena non hanno provveduto alla ricapitalizzazione societaria e al pagamento di una parte dei loro debiti: sono quindi state escluse dal campionato e probabilmente ripartiranno dai dilettanti.
Anche la partecipazione del Foggia è in dubbio. Lo scorso gennaio era stato arrestato il proprietario, Fedele Sannella, con l’accusa di riciclaggio di denaro di provenienza illecita. Secondo la procura, Sannella avrebbe partecipato al riciclaggio di circa 2 milioni di euro evasi al fisco tramite il bilancio del club, per il quale era stata disposta la nomina di un commissario giudiziale per la durata di un anno. I problemi societari (ci sono stati anche dei pagamenti in nero) hanno portato il club a presentare in ritardo le fideiussioni per l’iscrizione al nuovo campionato: questo ha comportato l’esclusione temporanea e una penalizzazione di 15 punti per la nuova stagione. Ma la società ha presentato ricorso al Tribunale federale, che lo ha accolto, annullando quindi la decisione presa all’inizio di giugno dalla Lega Serie B. Il 19 luglio è in programma invece l’appello per i punti di penalizzazione: il Foggia punta alla riduzione, la procura invece chiederà la retrocessione.
Nel frattempo
Entro giovedì 19 luglio, dopo aver esaminato gli eventuali ricorsi, le commissioni federali esprimeranno il loro parere al Commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini, che entro venerdì 20 luglio dovrà convalidare le concessioni delle licenze nazionali ai club. In Serie C va anche peggio, come al solito: fra le tre divisioni del campionato, sono 10 le squadre a rischio esclusione.
Qualunque decisione venga presa dal Tribunale federale e dal commissario straordinario, sarà probabilmente contestata dalle società con ricorsi alla giustizia sportiva e alla giustizia ordinaria, che potrebbero allungare i tempi per arrivare a una decisione definitiva. Il calendario della Serie A sarà sorteggiato il 26 luglio, mentre quello della Serie B il 31 luglio.