Piccolo glossario delle istituzioni europee
Sicuri di sapere la differenza fra Consiglio Europeo, Consiglio d'Europa e Consiglio dell'Unione Europea?
I funzionari europei non sono noti per la fantasia con cui danno i nomi alle proprie istituzioni, e confondersi è normale. Fra Bruxelles e Strasburgo, per esempio, hanno sede il Consiglio dell’Unione Europea, il Consiglio d’Europa e il Consiglio Europeo: e sì, sono tre istituzioni differenti che hanno compiti molto diversi (una delle tre non fa nemmeno parte dell’Unione Europea). Abbiamo messo insieme un prontuario da tenere sotto mano, a cui ricorrere nei momenti di smarrimento.
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Unione Europea (UE): ok, prima di tutto le basi. L’Unione Europea è la più importante organizzazione internazionale in Europa, e raccoglie 28 stati che hanno deciso di cederle un pezzetto della propria sovranità (presto saranno 27, con l’uscita del Regno Unito, ma magari poi entrerà qualcun altro). I suoi organi sono il Parlamento e il Consiglio, che detengono il potere legislativo, e la Commissione, l’organo esecutivo. La UE ha anche un organo giurisdizionale, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ma andiamo con ordine.
Parlamento Europeo: esiste dal 1962, è il principale organo legislativo comunitario. I deputati vengono eletti a suffragio universale più o meno negli stessi giorni in tutta l’Unione. Ogni paese ha una quota di parlamentari che viene assegnata in base alla popolazione: l’Italia ha 73 europarlamentari – è la terza delegazione più numerosa – la Polonia 51, la Croazia 11, e così via. Rimangono in carica cinque anni. La sede principale è a Bruxelles, in Belgio: una volta al mese si radunano invece per la seduta plenaria a Strasburgo, in Francia, durante la quale approvano le misure più importanti. Dal 2017 il presidente del Parlamento Europeo è Antonio Tajani, espressione del Partito Popolare Europeo (il gruppo politico più rappresentato, di centrodestra). Oggi ha 751 membri, che verranno ridotti a 705 dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione.
Commissione Europea: esiste dal 1968 ed è l’organo esecutivo dell’Unione, una specie di governo ma con competenze più ridotte. Ci lavorano circa 25mila persone, la metà di quelle impiegate nelle istituzioni comunitarie. La Commissione si divide in 31 direzioni generali, che ricalcano più o meno i ministeri. I ministri – che si chiamano “commissari” – sono 28, e devono appartenere ognuno a un paese diverso dell’Unione. Rimangono in carica cinque anni, gli stessi della legislatura del Parlamento. La commissaria italiana è Federica Mogherini: dal 2015 è l’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, una specie di ministro degli Esteri. Il presidente della Commissione viene generalmente espresso dal gruppo politico europeo più votato alle elezioni: l’attuale presidente è il lussemburghese Jean-Claude Juncker, in carica dal 2014.
Consiglio dell’Unione Europea: è stato istituito nel 1992 e detiene il potere legislativo insieme al Parlamento Europeo. Ha anche competenze sulla politica estera, l’economia e la sicurezza. È composto da un rappresentante del governo per ogni paese dell’Unione, a seconda del tema che si discuta. Alcuni sono più influenti di altri: la riunione dei ministeri dell’Economia dei vari paesi, per esempio, si riunisce a cadenza fissa e ha assunto un nome proprio (Consiglio Economia e Finanza, o Ecofin). È il luogo dove contano di più le alleanze dei singoli stati, dato che decisioni vengono prese all’unanimità o a maggioranza qualificata, che tiene conto della popolazione di ciascuno stato: il veto di un singolo governo o di un’alleanza interna – magari fra paesi della stessa area geografica – ha il potere di bloccare una proposta di legge già passata dal Parlamento. La presidenza del Consiglio viene assunta a turno, per sei mesi, da ciascun paese: dall’1 luglio 2018 il paese a cui spetta è l’Austria.
Consiglio Europeo: non va confuso col Consiglio dell’Unione Europea. È un organo di indirizzo politico formalizzato di recente, nel 2009, e riunisce i 28 capi di Stato o di governo dei paesi membri. Ha sede a Bruxelles, in Belgio, nello stesso palazzo del Consiglio dell’Unione Europea (per aumentare la confusione) e si riunisce almeno quattro volte all’anno. Il suo presidente è eletto al di fuori dei suoi membri, e rimane in carica due anni e mezzo: attualmente è il polacco Donald Tusk, che concluderà il suo mandato nel 2019.
Consiglio d’Europa: non va confuso né col Consiglio della UE né col Consiglio Europeo, soprattutto perché non è un organo dell’Unione Europea. È una istituzione molto più antica, nata nel 1949 per promuovere la democrazia e i diritti umani: l’anno successivo ha poi prodotto la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, il trattato europeo più importante per il riconoscimento dei diritti umani, valido ancora oggi. L’assemblea del Consiglio d’Europa ha sede a Strasburgo e ha 324 membri, che sono parlamentari di 47 stati, 28 dei quali fanno parte dell’Unione Europea. Oggi non è molto visibile a livello mediatico, non può approvare leggi e non ha un grande peso politico, ma gli sono riconosciuti alcuni successi, come aver contribuito all’abolizione della pena di morte nei paesi dell’ex Jugoslavia e di quasi tutti quelli dell’ex Unione Sovietica.
Corte europea dei diritti dell’uomo: è un organo giurisdizionale internazionale, creato nel 1959 per far rispettare la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo: quindi è legato al Consiglio d’Europa, e non all’Unione Europea. Si occupa soprattutto dei casi che riguardano la violazione dei diritti individuali: possono fare ricorso sia le persone che ritengono che uno stato membro del Consiglio d’Europa abbia violato i loro diritti umani, sia uno stato. Attualmente ha sede a Strasburgo ed è presieduta da un giudice italiano, Guido Raimondi. Sulla carta gli stati sono vincolati ad accettare le sentenze della Corte, ma non succede sempre: un anno fa Politico aveva calcolato che fra le 10mila sentenze emesse dalla corte ma non rispettate, una su cinque riguardava l’Italia.
Corte di giustizia dell’Unione europea: è l’organo giurisdizionale dell’Unione Europea. Ha sede in Lussemburgo ed è composta dal Tribunale dell’Unione Europea, che emette le sentenze di primo grado, e dalla Corte vera e propria, che funziona da grado di appello. Si occupa di far rispettare i trattati e le leggi europee, e punisce con multe o provvedimenti più gravi gli stati inadempienti, come ad esempio quelli che non fanno rispettare i regolamenti emessi dagli organi legislativi dell’Unione. La Corte è composta da un giudice per ogni paese membro: attualmente il presidente è il belga Koen Lenaerts.