Il primo giorno in borsa di Xiaomi è stato al di sotto delle aspettative
Lunedì è stato il primo giorno in borsa di Xiaomi, tra i più grandi produttori di smartphone in Cina, e le azioni a Hong Kong sono andate meno bene del previsto. La società ha perso fino al 5,9 per cento nelle prime ore di contrattazione, prima di recuperare parte delle perdite nel corso della giornata. Xiaomi ha raccolti circa 4,7 miliardi di dollari e ha una valutazione intorno ai 54 miliardi di dollari, più bassa rispetto a quella delle previsioni e che avevano fatto parlare di una delle più grandi offerte pubbliche iniziali degli ultimi anni. La società ha collocato le sue azioni al prezzo di 17 dollari di Hong Kong (2,17 dollari statunitensi), scegliendo quindi il valore più basso dell’intervallo tra i 17 e i 22 dollari di Hong Kong che era stato ipotizzato per il collocamento. Le prestazioni sono state condizionate dall’andamento della borsa di Hong Kong nelle ultime settimane, con minori investimenti e più cautele in seguito ai dazi imposti dagli Stati Uniti su alcuni prodotti cinesi. Xiaomi è il quarto più grande produttore di smartphone al mondo, noto per i suoi dispositivi venduti a prezzi bassi e sui quali mantiene pochi margini di guadagno.