Il governo turco ha licenziato 18.632 dipendenti statali sospettati di agire «contro la sicurezza nazionale»
Con un decreto approvato l’8 luglio, il governo turco ha licenziato 18.632 dipendenti statali sospettati di agire «contro la sicurezza nazionale». Fra loro ci sono circa novemila poliziotti. Il loro passaporto, inoltre, non sarà più valido. È solo l’ultima delle misure repressive prese dal governo turco verso i presunti sostenitori del colpo di stato tentato in Turchia nel luglio del 2016, e per cui il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha sempre incolpato il leader religioso Fetullah Gulen.