Facebook ha classificato un pezzo di Dichiarazione di indipendenza americana come “incitamento all’odio”
Nei giorni precedenti il Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti, che ricorre il 4 luglio, il giornale locale texano Liberty County Vindicator ha pubblicato sulla propria pagina Facebook piccoli brani tratti dalla Dichiarazione di indipendenza. Il brano pubblicato il 3 luglio è stato però rimosso dall’algoritmo di Facebook, che lo ha classificato come incitante all’odio per un riferimento ai «selvaggi indiani senza scrupoli».
Prima che Facebook si scusasse per l’accaduto e autorizzasse la pubblicazione del post, se ne è parlato un po’. BBC riporta una dichiarazione di un redattore del Vindicator, Casey Stinnett: «Forse se Thomas Jefferson avesse parlato di “nativi americani in una fase impegnativa del loro sviluppo culturale” sarebbe stato meglio. Sfortunatamente Jefferson, come la maggior parte dei coloni britannici del tempo, non aveva sentimenti così amichevoli per i nativi americani». La Dichiarazione di indipendenza americana è stata firmata il 4 luglio del 1776 dai rappresentanti delle 13 colonie britanniche. Thomas Jefferson è stato uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, oltre che il terzo presidente del paese.
La parte della Dichiarazione che comprende il passaggio sui nativi americani, per esteso:
[Il re d’Inghilterra] ha aizzato insurrezioni interne tra di noi, e ha cercato di istigare chi abita sulle nostre frontiere, i selvaggi indiani senza scrupoli, la cui nota regola di guerra è la distruzione indiscriminata di tutti, indipendentemente dall’età, il sesso e la condizione.