Cosa aspettarsi dai ballottaggi

Si vota in 75 città fra cui 14 capoluoghi: i seggi saranno aperti fino alle 23 di domenica

(LaPresse - Andrea Panegrossi)
(LaPresse - Andrea Panegrossi)

Domenica si vota per i ballottaggi delle elezioni amministrative in 75 comuni italiani, fra cui 14 capoluoghi di provincia. Il primo turno si è tenuto domenica 10 giugno, quando i comuni al voto erano 760. Fra quelli in cui si terrà il ballottaggio, in 29 parte in vantaggio il centrodestra, in 20 il centrosinistra. Il M5S ha sette candidati al ballottaggio, tre dei quali in città capoluogo (Ragusa, Avellino e Terni). C’è grande attenzione soprattutto ai risultati di Siena e Pisa – due città storicamente di sinistra, dove però il Partito Democratico è in grande difficoltà – e città medio-grandi come Messina, Teramo e Brindisi. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, e i risultati dovrebbero arrivare entro qualche ora dalla chiusura dei seggi. Di seguito abbiamo raccolto le situazioni da cui partono i due candidati che si sfideranno in ogni città.

Sondrio
Il favorito è il candidato del centrodestra Marco Scaramellini, che al primo turno ha raccolto il 46,8 per cento dei voti. Al ballottaggio ci sarà anche Nicola Giugni, candidato del centrosinistra che ha raccolto il 36,1. L’amministrazione uscente era stata espressa dal Partito Democratico. In città Salvini ha tenuto due comizi nel giro di dieci giorni.

Imperia
Al ballottaggio si presentano l’ex ministro dell’Interno durante il secondo governo Berlusconi Claudio Scajola, che ha un radicato consenso in città e si presenta con una lista civica, e il candidato del centrodestra Luca Lanteri, appoggiato dalla coalizione e dal presidente della regione Giovanni Toti. Il sindaco uscente è di centrosinistra. Al primo turno Scajola ha preso il 35,3 per cento, Lanteri il 28,7. Il Partito Democratico locale ha scelto di non prendere posizione.

Siena
Il sindaco uscente Bruno Valentini del PD ha raccolto il 27,4 per cento al primo turno: affronterà Luigi De Mossi, candidato del centrodestra, che ha raccolto il 24,2 per cento. De Mossi è sostenuto anche dalla Lega di Salvini, che venerdì ha tenuto un comizio in città; il giorno prima l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni era arrivato in città a sostenere Valentini. Il M5S, che al primo turno non aveva presentato nessun candidato, ha scelto di non dare indicazioni di voto.

Pisa
C’è sostanziale parità tra i due candidati che andranno al ballottaggio: Andrea Serfogli, candidato del centrosinistra, ha ottenuto il 32,2 per cento al primo turno e Michele Conti, candidato del centrodestra, il 33,4 per cento. In settimana Serfogli ha ottenuto l’appoggio di due candidati che al primo turno erano sostenuti da liste civiche, Antonio Veronese e Maria Chiara Zippel. Il sindaco uscente è Marco Filippeschi del PD, che è in carica da circa 10 anni.

Massa
Il candidato del centrosinistra e sindaco uscente Alessandro Volpi è arrivato primo con il 33,9 per cento dei voti ed è andato al ballottaggio col candidato del centrodestra, Francesco Persiani, che ha ottenuto il 28,2 per cento. Non è chiaro dove andranno i voti del M5S, che alle politiche aveva ottenuto un risultato molto sorprendente, il 30 per cento (ma che al primo turno si era fermato al 15 per cento).

Ancona
La candidata del centrosinistra e sindaca uscente Valeria Mancinelli è andata vicinissima a vincere al primo turno, in cui ha preso il 48 cento. Il suo avversario sarà il candidato del centrodestra Stefano Tombolini, che parte dal 28,4 per cento.

Terni
Anche qui c’è un candidato che è arrivato molto vicino a vincere al primo turno: Leonardo Latini del centrodestra, che ha ottenuto il 49,2 per cento dei voti. Il suo avversario sarà Thomas De Luca del Movimento 5 Stelle, che si è fermato al 24 per cento. La città era amministrata dal centrosinista, ma era stata commissariata qualche mese fa per dissesto finanziario.

Teramo
Al primo turno il candidato del centrodestra Giandonato Morra ha preso il 34,6 per cento, staccando Giangiudo D’Alberto del centrosinistra che si è fermato al 21,1. Bisognerà capire dove andranno i voti del M5S, che ha preso il 16 per cento, e di due liste civiche entrambe vicine al 10 per cento. La giunta precedente, di centrodestra, è stata commissariata alla fine del 2017.

Viterbo
Il primo turno si è concluso con Giovanni Arena, candidato del centrodestra, in testa con il 40 per cento dei voti. Il suo avversario sarà Chiara Frontini, candidata di una lista civica di centro che ha raccolto il 17,5 per cento dei voti. L’amministrazione uscente è di centrosinistra.

Avellino
Il candidato del centrosinistra Nello Pizza parte dal 42,7 per cento dei voti ottenuti al primo turno. Al ballottaggio ci sarà il candidato del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, uno dei tre candidati del Movimento ad essere riusciti ad accedere il ballottaggio in una città capoluogo. La giunta uscente è di centrosinistra.

Brindisi
Al primo turno Roberto Cavalera del centrodestra ha ottenuto il 34,7 per cento dei voti. Sarà affrontato dal candidato del centrosinistra Riccardo Rossi, che ha raccolto il 23,5 per cento. Al ballottaggio Cavalera dovrebbe ottenere anche i voti che al primo turno erano andati a Massimo Ciullo, sostenuto dalla Lega e da Fratelli d’Italia. La giunta precedente era stata commissariata.

Messina
Al primo turno il candidato di centrodestra Placido Bramanti ha raccolto circa il 28,5 per cento dei voti. Dietro di lui è arrivato Cateno De Luca, sostenuto da una lista civica centrista che ha raccolto il 19,7 per cento. Né il candidato del centrosinistra, Antonio Saitta, né il sindaco uscente e candidato di una lista civica Renato Accorinti hanno dato indicazioni di voto. De Luca intanto ha modificato il suo programma per inserire alcune idee dei due avversari sconfitti.

Siracusa
Ezechia Paolo Reale, candidato appoggiato dal centrodestra ma non dalla Lega, ha ottenuto il 37,3 per cento. L’attuale vicesindaco di centrosinistra Francesco Italia, che si è presentato con una lista civica, parte dal 19,4 per cento. In vista del ballottaggio Italia ha ottenuto l’appoggio di tutto il centrosinistra e anche di Fabio Granata, ex parlamentare vicino a Gianfranco Fini, che al primo turno si era candidato a sindaco con un’altra lista civica.

Ragusa
È l’unica città dove il M5S ha qualche possibilità di vincere (e dove aveva espresso il sindaco uscente). Il suo candidato Antonio Tringali è arrivato primo al primo turno ottenendo il 22,7 per cento dei voti. Sarà sfidato da Peppe Cassì, sostenuto soprattutto da Fratelli d’Italia, che si è fermato al 20,8 per cento. Bisogna capire dove finiranno i voti dei candidati di Forza Italia e del centrosinistra, che avevano preso il 14 e il 13 per cento dei voti.