Almeno una persona è morta ad Addis Abeba nell’attacco durante il discorso del primo ministro Abiy Ahmed
Almeno una persona è morta nell’esplosione di una granata durante il discorso del nuovo primo ministro etiope Abiy Ahmed ad Addis Abeba, sabato mattina. La notizia è stata confermata dal ministro della Sanità Amir Aman. Abiy Ahmed, invece, è stato allontanato dal luogo poco dopo l’esplosione e non è stato ferito. Dopo l’attacco ha parlato in televisione di alcuni morti e diversi feriti, dicendo che si è trattato di un «tentativo fallito» compiuto dalle «forze che non vogliono vedere l’Etiopia unita». Per il momento il numero dei feriti non è certo: Associated Press dice che la polizia stima più di cento feriti, ma non in modo ufficiale, mentre il capo dello staff di Abiy Ahmed, citando rapporti di polizia e ospedali, parla di 83 feriti. Uno degli organizzatori della manifestazione ha detto che sono stati arrestati tre sospetti, due uomini e una donna, ma per il momento non ci sono conferme ufficiali.
Abiy Ahmed è primo ministro dallo scorso febbraio. Mentre stava salutando la folla dal palco, pochi istanti dopo la fine del suo discorso – tenuto davanti a decine di migliaia di persone nella principale piazza della città, piazza Meskel – si è sentita un’esplosione. Uno degli organizzatori ha confermato che è stata causata da una granata; secondo lui la persona che l’ha lanciata era tra i manifestanti e aveva intenzione di colpire Abiy Ahmed. Al Washington Post ha precisato che una seconda persona ha bloccato la mano dell’attentatore nel tentativo di fermarlo, e che la granata è caduta a terra. Un altro testimone ha detto ad Associated Press che l’uomo che ha provato a lanciato la granata indossava un’uniforme della polizia, e che alcuni agenti hanno cercato di fermarlo.
La manifestazione era stata organizzata per sostenere le riforme che Abiy intende attuare nel paese, che comprendono il rilascio di decine di migliaia di prigionieri e la sostituzione dei principali generali dell’esercito; Abiy promette l’attenuazione delle tensioni etniche nel paese e la liberalizzazione dell’economia.
Abiy appartiene agli oromo, il gruppo etnico maggioritario del paese ma anche il più marginalizzato. Fa parte della più giovane generazione di politici etiopi, più riformista di quella che l’ha preceduta, ed è considerato la più grande speranza per il futuro democratico dell’Etiopia, un paese che negli ultimi anni ha fatto registrare indici di crescita economica unici nel mondo, ma che allo stesso tempo ha attraversato una grave crisi politica provocata da scontri etnici e da politiche sempre più restrittive delle libertà individuali.