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  • Sabato 23 giugno 2018

Quindi il Milan avrà un nuovo proprietario?

La proprietà cinese non ha completato l'aumento di capitale come avrebbe dovuto e ora sembra sia in trattative con un investitore statunitense per cedere la società

(MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)
(MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)

In attesa del giudizio della UEFA sulle violazioni del Fair play finanziario, che potrebbe anche comportare l’esclusione della squadra dalle coppe europee, l’ultima novità sul futuro del Milan è che la proprietà cinese riconducibile alla Rossoneri Sport Investment Lux di Yonghong Li non è riuscita a versare in tempo i 32 milioni richiesti per l’aumento del capitale societario. Come previsto dagli accordi tra i soci del Milan, sarà quindi il fondo statunitense Elliott a versarli al posto della proprietà, che ora avrà dieci giorni di tempo per rimborsali ad Elliott. Se però neanche entro dieci giorni la Rossoneri Sport Investment Lux avrà trovato i 32 milioni di euro richiesti, Elliott si rifarà sulle azioni del Milan.

Secondo le ultime notizie riportate da media italiani e stranieri, il proprietario e presidente del Milan Yonghong Li, il suo collaboratore David Han Li, l’avvocato italiano Riccardo Agostinelli e alcuni manager della banca d’affari Goldman Sachs si sarebbero incontrati in questi giorni a New York, nella sede principale della banca statunitense, per discutere con un investitore interessato ad acquistare la società, il cui nome però ancora non si conosce. Non dovrebbe essere comunque quello di Thomas Ricketts, che in rappresentanza della sua famiglia, proprietaria della storica squadra di baseball dei Chicago Cubs, e sostenuto dalla banca Morgan Stanley, ha espresso di recente il suo interessamento nei confronti del Milan. In ogni caso, chiunque sarà il nuovo proprietario, è certo che Yonghong Li abbia fretta di vendere la proprietà, o inizialmente almeno una quota di minoranza. Intanto per non perdere in favore di Elliott le azioni che corrispondono ai 32 milioni di euro da versare ora, e poi perché entro ottobre Li dovrà restituire ad Elliott 354 milioni di euro di un prestito che aveva ricevuto per comprare il Milan nell’aprile 2017: se non dovesse farlo perderebbe il controllo della società.

Intanto è attesa per lunedì la decisione del Club Financial Control Body (CFCB) della UEFA — l’organo di controllo finanziario delle squadre di calcio europee — che potrebbe decidere pesanti sanzioni nei confronti del Milan per le violazioni del Fair play finanziario tra il 2014 e il 2017. Il rischio di una esclusione da tutte le coppe europee della durata di un anno sembra concreto: in tal caso il Milan verrebbe estromesso dall’Europa League, a cui si era qualificato concludendo al sesto posto l’ultimo campionato di Serie A.

Le motivazioni dietro la probabile sanzione sono le stesse che nei mesi scorsi avevano portato la UEFA a non concedere al Milan alcun accordo per rientrare nei parametri previsti dal Fair play finanziario: il mancato rifinanziamento dei prestiti da rimborsare entro ottobre 2018 (i 354 milioni di euro che Li deve ad Elliott), le scarse garanzie finanziarie fornite dal principale azionista e poi l’attuale bilancio del club, su cui pesa il deficit eccessivo maturato negli ultimi anni. L’ammontare di queste perdite complessive va oltre i 100 milioni di euro rispetto a un limite di 30 milioni concesso dai regolamenti UEFA.