È morto uno dei gorilla più conosciuti al mondo, la femmina Koko: aveva 46 anni e parlava una lingua dei segni semplificata

La gorilla Koko sulla copertina del National Geographic dell'ottobre 1978
La gorilla Koko sulla copertina del National Geographic dell'ottobre 1978

Il 19 giugno in California è morta una gorilla nota in tutto il mondo per la sua intelligenza: si chiamava Koko, aveva 46 anni e sapeva “parlare” una forma semplificata di lingua dei segni che le era stata insegnata dalla psicologa Francine Patterson. Si è stimato che sapesse capire circa duemila parole di inglese e sapesse fare mille parole con la lingua dei segni; non era però capace di organizzare sintatticamente le parole, cioè di creare frasi. Grazie alle sue capacità è apparsa per due volte sulla copertina del National Geographic: su quella dell’ottobre 1978 la si vede intenta a scattarsi una foto allo specchio, in quella del gennaio 1985 invece tiene in braccio un cucciolo di gatto, All Ball, che le era stato dato per studiare il modo in cui i gorilla, che sono vegetariani, si rapportano ad altre specie animali.

Quando All Ball morì investito da un’automobile, Patterson chiese a Koko di dirle cosa era successo e usando la lingua dei segni Koko le rispose: «Gatto. Piangere. Avere dispiacere. Amore di Koko». Quando nel 1985 le fu chiesto dove vanno i gorilla quando muoiono rispose: «Comodo. Buco. Ciao».

Koko era nata allo zoo di San Francisco il 4 luglio 1971 e ha vissuto quasi tutta la sua vita nella riserva della Gorilla Foundation a Woodside, sempre in California: è il posto in cui è morta nel sonno. Per via della sua fama negli anni molte persone famose avevano voluto incontrarla: tra queste l’attore Robin Williams.