Le cose da sapere sulla seconda prova della maturità 2018
Le materie, gli orari e le cose da portare alla seconda prova scritta dell'esame di Stato, che cambia da indirizzo a indirizzo
Mercoledì 20 giugno è iniziata la maturità per mezzo milione di studenti con la prima prova scritta, quella di italiano, uguale per le scuole di tutta Italia; giovedì 21 l’esame prosegue con la seconda prova, che invece cambia da indirizzo a indirizzo. La prova riguarda infatti le materie che più caratterizzano il tipo di scuola che hanno frequentato gli studenti nel loro corso di studi (licei, istituti tecnici o istituti professionali) e ogni anno il ministero dell’Istruzione decide quale materia sarà oggetto d’esame.
Le materie della seconda prova
Per la maturità del 2018 le materie sono state decise alla fine dello scorso gennaio. Sono queste:
Nel 2017 le materie della seconda prova erano state il latino al liceo classico (dove tradizionalmente c’è una certa alternanza tra latino e greco), matematica allo scientifico (dove molto raramente capita fisica) e la lingua straniera L1, cioè quella per cui il piano di studi prevedeva più ore, al linguistico.
Le prove
La seconda prova del liceo classico consiste nella traduzione di una versione dal greco all’italiano. Allo scientifico, la traccia comprende 10 quesiti e due problemi di matematica: tra questi si devono scegliere e svolgere cinque quesiti e un problema. La traccia del linguistico prevede un’analisi del testo e la produzione di un breve tema in lingua, lungo al massimo 300 parole.
Orari
La seconda prova inizierà alle 8.30, come la prima, ma i diversi tipi di prove hanno anche diverse durate: al liceo classico, per esempio, il limite massimo è di quattro ore, mentre allo scientifico e al linguistico di sei. La maggior parte degli studenti di istituti tecnici e professionali avrà sei ore, ma per alcuni indirizzi il limite è fissato a otto. All’artistico si avranno fino a 18 ore totali (6 ore al giorno per tre giorni). Naturalmente si potrà consegnare ed uscire dall’aula anche prima del limite massimo, ma bisognerà comunque aspettare che sia trascorso un certo tempo: allo scientifico, per esempio, si può uscire dopo tre ore.
Documento di identità
Prima dell’inizio di ogni prova degli esami di maturità agli studenti potrebbe venir chiesto di presentare un loro documento di identità valido. Portarlo con se è obbligatorio, anche se spesso i documenti non vengono controllati se i professori conoscono molto bene tutti gli alunni.
Cosa portare e cosa no
Agli studenti del liceo classico è consentito portare il dizionario greco; al linguistico il dizionario, monolingue o bilingue, della lingua straniera oggetto d’esame. Allo scientifico sono ammesse le calcolatrici scientifiche e grafiche, ma non quelle programmabili (qui trovate l’elenco dei modelli consentiti). Come sempre, ma è stato ribadito in una recente circolare del MIUR, saranno vietati «cellulari, smartphone, PC e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini».
All’esame è permesso portarsi qualcosa da bere e qualcosa da mangiare. Ed è importante farlo perché per la durata dell’esame non sarà permesso alzarsi dal banco se non per andare in bagno.
Commissioni
Se volete conoscere la composizione delle commissioni d’esame delle diverse scuole d’Italia, le trovate sul sito del MIUR, insieme a tutte le altre informazioni ufficiali sugli esami di maturità.
Come si chiama la maturità?
Il nome ufficiale della prova è esame di Stato di istruzione secondaria di secondo grado (o anche esame di Stato del secondo ciclo): noi la conosciamo meglio come Maturità perché il termine è rimasto nel linguaggio comune anche dopo che ha smesso di essere il nome ufficiale dell’esame, dall’anno scolastico 1998-1999.
Numeri
L’esame di maturità di quest’anno riguarderà 509.307 studentesse e studenti, 25.606 classi e 12.865 commissioni d’esame. Secondo i dati diffusi dal MIUR, nel 2017, il 96,3 per cento degli studenti scrutinati era stato ammesso all’esame. Il 99,5 per cento degli esaminati era stato promosso, con l’1,2 per cento dei candidati che aveva ottenuto il voto di 100 e lode. Il 5,3 per cento degli ammessi aveva preso 100, il 28,6 per cento aveva ricevuto un voto compreso fra 71 e 80.
Date
La terza prova è prevista per il 25 giugno, a meno che la vostra scuola debba funzionare da seggio elettorale per il ballottaggio delle amministrative: se non ne siete sicuri, controllate qui. Gli esami di quest’anno saranno gli ultimi a svolgersi secondo la classica modalità delle tre prove scritte e un colloquio orale: dal 2019 infatti l’esame cambierà a seguito delle innovazioni previste dalla riforma della scuola del governo Renzi, che prevede due sole prove scritte e nuovi criteri di ammissione.