Trump dice che «non c’è più alcuna minaccia nucleare dalla Corea del Nord»
Lo ha twittato di ritorno da Singapore, dopo avere incontrato Kim Jong-un, esagerando un po' con l'ottimismo
Il presidente statunitense Donald Trump è tornato mercoledì negli Stati Uniti dopo lo storico incontro avuto a Singapore con il dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Poco dopo essere atterrato con l’Air Force One vicino a Washington, Trump ha scritto due tweet sui nuovi rapporti che sostiene avere inaugurato con il regime nordcoreano. Tra le altre cose, ha scritto:
«Non c’è più alcuna minaccia nucleare dalla Corea del Nord. Incontrare Kim Jong-un è stata un’esperienza molto interessante e positiva. […] Prima che assumessi l’incarico [di presidente], le persone pensavano che saremmo andati in guerra con la Corea del Nord. Il presidente Obama diceva che la Corea del Nord era il nostro problema più grande e pericoloso. Non più»
Just landed – a long trip, but everybody can now feel much safer than the day I took office. There is no longer a Nuclear Threat from North Korea. Meeting with Kim Jong Un was an interesting and very positive experience. North Korea has great potential for the future!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) June 13, 2018
Before taking office people were assuming that we were going to War with North Korea. President Obama said that North Korea was our biggest and most dangerous problem. No longer – sleep well tonight!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) June 13, 2018
Le affermazioni di Trump sono quanto mai discutibili. Il comunicato diffuso congiuntamente con Kim Jong-un a Singapore non viene considerato risolutivo praticamente da nessuno: si parla vagamente di “denuclearizzazione” della penisola coreana, senza specificare meglio cosa si intenda e senza dare altri dettagli né sul metodo né sui tempi; e si parla di un «nuovo approccio» nelle relazioni bilaterali tra i due stati, un’espressione piuttosto vaga che per ora non include né l’eliminazione delle sanzioni né l’apertura dei rispettivi uffici diplomatici. E la minaccia imminente di guerra di cui parla Trump era emersa lo scorso anno proprio per la retorica iper-aggressiva del presidente americano contro la Corea del Nord, oltre che per le continue provocazioni di Kim Jong-un.
La maggior parte degli esperti ha giudicato piuttosto negativamente l’esito dell’incontro tra Trump e Kim e ha accusato il presidente americano di avere fatto troppe concessioni in cambio di poco o niente (concessioni come la sospensione delle esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud). L’amministrazione Trump dice comunque che nei prossimi mesi continuerà a negoziare con il regime nordcoreano, cercando di rendere più concrete le dichiarazioni di intenti annunciate a Singapore.