Sono iniziati i Mondiali di calcio
Tutte – ma tutte – le cose importanti da sapere sulla fase finale dei Mondiali in Russia
Con la partita inaugurale tra Russia e Arabia Saudita si è aperta la 21ª edizione della Coppa del Mondo FIFA, il più importante torneo del calcio professionistico e uno dei maggiori eventi sportivi internazionali. I Mondiali di calcio organizzati dalla FIFA, l’organo che governa il calcio internazionale, si disputano ogni quattro anni al 1930. La cadenza quadriennale del torneo non venne rispettata solo tra il 1938 e il 1950 per via della Seconda guerra mondiale. L’edizione di quest’anno si tiene in Russia per la prima volta nella storia del torneo, che è tornato a disputarsi in Europa per la prima volta dal 2006, anno in cui si tenne in Germania (e ci ricordiamo tutti come andò a finire, vero?).
Russia-Arabia Saudita sancirà l’inizio della fase finale del torneo, perché nei Mondiali di calcio sono comprese anche tutte le partite di qualificazione disputate negli ultimi tre anni in ogni continente. Le qualificazioni ai Mondiali sono iniziate il 12 marzo 2015 a Dili, capitale dello stato di Timor Est, nel sud-est asiatico, con la partita tra la nazionale locale e la Mongolia. Alle qualificazioni hanno preso parte complessivamente 208 nazionali delle 211 federazioni riconosciute dalla FIFA. Solo tre paesi non hanno partecipato: la Russia, in quanto paese ospitante con la qualificazione già garantita, l’Indonesia e lo Zimbabwe, le cui federazioni sono state sospese dalla FIFA per aver violato il regolamento internazionale.
Lo scorso 15 novembre, con la qualificazione del Perù nello spareggio intercontinentale contro la Nuova Zelanda, il quadro delle 32 nazionali partecipanti alla fase finale del Mondiale 2018 è stato completato. Le qualificazioni si sono concluse estromettendo dalla fase finale l’Italia, uno dei paesi più vincenti e con più presenze nella Coppa del Mondo: in Russia sarà l’unica assente tra le nazionali vincitrici di almeno una edizione del torneo. Non ci saranno nemmeno nazionali di un certo spessore internazionale quali Olanda, Cile e Stati Uniti. Tuttavia, torneranno a giocare paesi che in una fase finale non si vedevano da molto tempo, come l’Egitto, la cui ultima partecipazione risale a 28 anni fa, il Marocco, vent’anni dopo l’ultima qualificazione, il Perù dopo 36 anni e la Serbia, a distanza di due edizioni. Ci saranno anche due Nazionali esordienti, fra le più piccole ad avervi mai preso parte: Islanda e Panama.
Il sorteggio dei gironi dei Mondiali di calcio del 2018 si è tenuto lo scorso dicembre nel Palazzo di Stato del Cremlino, a Mosca. È stato l’ultimo atto in preparazione dei Mondiali, perché con la composizione dei gironi sono stati organizzati anche i calendari e sono state stabilite le città ospitanti dei vari incontri.
Gli otto gironi della fase finale dei Mondiali 2018:
Gruppo A
– ?? Russia
– ?? Uruguay
– ?? Egitto
– ?? Arabia Saudita
Gruppo B
– ?? Portogallo
– ?? Spagna
– ?? Iran
– ?? Marocco
Gruppo C
– ?? Francia
– ?? Perù
– ?? Danimarca
– ?? Australia
Gruppo D
– ?? Argentina
– ?? Croazia
– ?? Islanda
– ?? Nigeria
Gruppo E
– ?? Brasile
– ?? Svizzera
– ?? Costa Rica
– ?? Serbia
Gruppo F
– ?? Germania
– ?? Messico
– ?? Svezia
– ?? Corea del Sud
Gruppo G
– ?? Belgio
– ??????? Inghilterra
– ?? Tunisia
– ?? Panama
Gruppo H
– ?? Polonia
– ?? Colombia
– ?? Senegal
– ?? Giappone
Le nazionali partecipanti sono in tutto trentadue. Per il sorteggio sono state suddivise in quattro fasce in base alla loro posizione nel Ranking FIFA aggiornato allo scorso ottobre. La Russia, in quanto paese ospitante, era in prima fascia insieme alle altre sette Nazionali con il ranking più alto, che sono Germania, Brasile, Portogallo, Argentina, Belgio, Polonia e Francia. Ogni girone è composto da una squadra per ciascuna fascia.
Le nazionali favorite per la vittoria sono sette. Il Brasile è la più quotata. Dopo gli ultimi risultati negativi è stata la prima squadra a qualificarsi alla fase finale e negli ultimi mesi è è sembrata la squadra più in forma. Ha inoltre una delle rose di giocatori più competitive del torneo. Fino a qualche giorno fa, la Spagna era appena dietro al Brasile. Ma a soli due giorni dall’esordio contro il Portogallo, la federazione ha esonerato a sorpresa l’allenatore Julen Lopetegui, dopo non aver gradito l’annuncio del suo ingaggio con il Real Madrid per la prossima stagione. Lopetegui è stato sostituito temporaneamente dal direttore tecnico della nazionale, Fernando Hierro, ma logicamente ora la Spagna non può più essere considerata tra le grandi favorite.
È invece ancora tra la favorite la Germania, la squadra campione del mondo in carica. Oltre ad arrivarci da campione in carica, in Russia la Nazionale tedesca sarà guidata ancora una volta dall’allenatore Joachim Löw, che mantiene l’incarico ininterrottamente dal 2006. La sua è una delle gestioni più longeve e vincenti nella storia del calcio internazionale e a lui va buona parte di merito per i successi ottenuti.
Dietro queste quattro nazionali ci sono poi la Francia, i campioni d’Europa in carica del Portogallo, la Croazia e i vice campioni del mondo dell’Argentina, la cui maggior speranza, dopo le recenti difficoltà, è ancora riposta in Lionel Messi. Insieme a Cristiano Ronaldo ha segnato il calcio internazionale nei primi anni Duemila: nessuno dei due però ha mai vinto un Mondiale, e questa potrebbe essere la loro ultima occasione, vista l’età: Ronaldo ne ha 33, Messi 30.
Ai Mondiali di casa la nazionale della Russia sarà la squadra con la posizione più bassa nel ranking FIFA. Nella classifica aggiornata al 7 giugno 2018 occupa la settantesima posizione, fra Guinea e Macedonia. La partita contro l’Arabia Saudita (numero 67 del ranking) sarà per questo l’incontro inaugurale con il ranking complessivo più basso nella storia della Coppa del Mondo. Le aspettative sulla squadra sono decisamente basse. In molti credono che farà fatica a superare il girone con Egitto, Uruguay e appunto Arabia Saudita. La Russia arriva impreparata all’evento calcistico più importante nella storia del paese principalmente per le lacune del suo sistema calcistico. È infatti un paese di 140 milioni di abitanti con una lunga tradizione calcistica che però non si è ancora dotato di un sistema in grado di scovare e far crescere i giovani migliori sparsi per il paese (che è grande come un continente, il che complica ulteriormente le cose).
I Mondiali in Italia
In Italia tutte le partite dei Mondiali 2018 verranno trasmesse in diretta e in chiaro da Mediaset, che ha ottenuto i diritti di trasmissione al posto della Rai. Nel corso della fase a gironi ci saranno anche quattro partite in un giorno, mentre di norma saranno tre, per poi diminuire a due nei primi turni della fase a eliminazione diretta. Mediaset le trasmetterà principalmente su Italia 1 o su Canale 20 mentre quelle più importanti dei gironi e tutte quelle della fase a eliminazione diretta verranno trasmesse su Canale 5.