Cosa si sono detti Donald Trump e Kim Jong-un a Singapore
Hanno parlato soprattutto di denuclearizzazione della penisola coreana e hanno firmato un documento, che però dice poco
Alle 9, ora locale di Singapore, si è tenuto il primo incontro tra il dittatore nordcoreano Kim Jong-un e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il confronto viene già considerato “storico”: un presidente degli Stati Uniti in carica non aveva mai stretto la mano a un leader del regime nordcoreano, e i rapporti tra i due paesi si sono sempre mantenuti molto tesi. Trump e Kim Jong-un si sono incontrati in un hotel a cinque stelle a Sentosa, un’isola grande cinque chilometri quadrati quasi interamente occupata da alberghi e attrazioni turistiche, separata dalla principale delle isole che formano Singapore da uno stretto tratto di mare.
Quando in Italia erano le tre di notte, i due leader hanno camminato l’uno verso l’altro e si sono stretti la mano; hanno avuto un primo colloquio di 38 minuti accompagnati solo dai rispettivi interpreti, poi hanno partecipato a una riunione estesa anche ai consiglieri politici statunitensi e nordcoreani. Quindi Trump e Kim Jong-un hanno firmato un documento congiunto con impegni ancora piuttosto vaghi, ma i due leader hanno parlato del confronto come di “un successo”. Trump, che dovrebbe lasciare Singapore entro la sera di oggi, ha anche detto che l’incontro è «andato meglio di come chiunque si aspettasse» e ha annunciato di voler incontrare di nuovo Kim in futuro.
Si è saputo qualche dettaglio in più sugli impegni presi durante l’incontro in una conferenza stampa in cui Trump ha annunciato di avere sospeso le esercitazioni militari congiunte con la Corea del Sud, cosa che è stata vista da molti analisti come una enorme concessione al regime nordcoreano. Trump ha detto che per ora le sanzioni non verranno rimosse e ha confermato di avere ricevuto l’impegno da Kim di denuclearizzare la penisola coreana (su questo punto non è però entrato nello specifico, lasciando la questione irrisolta). Trump ha anche parlato della possibilità che l’armistizio del 1953 che mise fine alla guerra tra le due Coree potrebbe diventare presto un trattato di pace.