Il papa ha accettato le dimissioni di tre vescovi cileni coinvolti nello scandalo di abusi sessuali

Papa Francesco a Roma, 8 dicembre 2013
(Franco Origlia/Getty Images)
Papa Francesco a Roma, 8 dicembre 2013 (Franco Origlia/Getty Images)

Il papa ha accettato le dimissioni di tre vescovi cileni coinvolti nello scandalo di abusi sessuali interno alla Chiesa di cui si era molto parlato all’inizio dell’anno, per via di alcune dichiarazioni per cui lo stesso papa era stato criticato. I tre vescovi fanno parte dei 34 che a metà maggio avevano offerto al papa le loro dimissioni dopo essere stati accusati di “negligenza” nella gestione dello scandalo degli abusi.

Tra di loro c’è anche Juan Barros, vescovo della città di Osorno, che era stato al centro di molte proteste, nel 2015 e poi all’inizio di quest’anno, perché il papa lo aveva nominato vescovo nonostante fosse accusato di essere stato testimone e di non aver denunciato un abuso del prete Fernando Karadima. Karadima, mentore di Barros, era stato condannato dal Vaticano a seguire una «vita di preghiere e penitenza» nel 2011 per avere abusato di diversi adolescenti durante gli anni Settanta e Ottanta.