Berlusconi vuole riformare Forza Italia
Lo farà cambiando parte della sua classe dirigente, dice al Corriere, ma restando comunque a capo del partito
Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha scritto una lettera al Corriere della Sera nella quale annuncia di volere riformare il suo partito, per aggiornarne parte dei dirigenti e collocarlo meglio nelle prossime iniziative di opposizione contro l’attuale governo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Lega. Il rinnovamento non passerà attraverso strumenti come le primarie, definite una “falsificazione di democrazia cara alla sinistra”, ma tramite un lavoro della “classe dirigente” di Forza Italia per creare un’alternativa: “All’Italia dell’odio sociale, del pauperismo, delle manette, della decrescita, della disoccupazione, del discredito e dell’isolamento internazionale. L’Italia che è nei sogni, o negli incubi, targati 5 Stelle”. Berlusconi critica duramente il M5S in diversi passaggi mentre evita di fare altrettanto con la Lega di Matteo Salvini, che governa con il resto del centrodestra in molte amministrazioni locali.
Berlusconi ha scritto che manterrà il proprio ruolo in Forza Italia, ma che saranno comunque riformati gli altri organismi dirigenti:
Sono in campo per questo e ci resterò, ci resteremo con tutta Forza Italia, almeno fino a quando questo pericolo — che oggi è gravissimo — non sarà passato.
Per questo ho deciso un rinnovamento di Forza Italia a livello nazionale e a livello locale. Chiederò a coloro che in FI ricoprono ruoli istituzionali e politici di rilievo di affiancarmi nell’individuare il percorso migliore da seguire per rilanciare la nostra azione politica sui nostri temi, quelli che ci caratterizzano e che stanno a cuore agli italiani. Al mio fianco avrò un vicepresidente, un comitato esecutivo, un coordinatore nazionale, che seguirà dal centro le attività dei coordinatori regionali, che a loro volta saranno affiancati da giovani coordinatori «virtuali», che si occuperanno delle «comunità azzurre» sui social. Dopo l’estate si riunirà un congresso dei giovani azzurri, che in condizioni di massima apertura a tutti sperimenterà forme nuove, fin qui mai utilizzate, di partecipazione e di scelta dal basso del personale politico.
Nella lettera, Berlusconi ha anche annunciato l’avvio di una “Consulta del presidente” cui potranno collaborare personalità anche non iscritte a Forza Italia per recuperare “dopo il fallimento di questo governo senza natura”. A inizio maggio, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta di riabilitazione presentata da Berlusconi a marzo, rendendolo di nuovo candidabile in politica a effetto immediato. Il Tribunale ha di fatto cancellato gli effetti della legge Severino, che in seguito alla sua condanna del 2013 lo aveva interdetto dai pubblici uffici fino al novembre del 2019.