Elezioni comunali 2018: come e quando si vota
Si vota dalle 7 alle 23, e per i comuni con più di 15mila abitanti è previsto un ballottaggio: le cose utili da sapere
Domani, domenica 10 giugno, si voterà per eleggere i sindaci e rinnovare i consigli comunali di 760 comuni. Si tratta delle prime grandi elezioni dopo quelle politiche del 4 marzo, e andranno al voto 6,7 milioni di italiani, circa un sesto dell’intero elettorato.
Le elezioni comunali di domani si svolgeranno in un giorno solo e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23: per i comuni sopra i 15mila abitanti è previsto un eventuale ballottaggio, che si terrà il prossimo 24 giugno. Tra i comuni dove si vota ci sono 20 capoluoghi di provincia (Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Vicenza e Viterbo), sette dei quali (Ancona, Brescia, Catania, Messina, Siracusa, Terni e Vicenza) hanno più di centomila abitanti e uno è anche capoluogo di regione (Ancona). Qui trovate l’elenco dei comuni sul sito del ministero dell’Interno.
Per votare è necessario presentarsi al seggio muniti della tessera elettorale e di un documento d’identità (nel caso la tessera elettorale fosse scaduta o smarrita, la si può rifare anche lo stesso giorno delle elezioni negli uffici elettorali comunali). Si vota con un sistema maggioritario, ma con delle differenze a seconda che il comune abbia più o meno di 15mila abitanti.
Come si vota nei comuni fino a 15mila abitanti
Nei comuni fino a 15mila abitanti si vota in un unico turno, quindi non è previsto un ballottaggio, ed è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.. Per votare bisognerà tracciare un simbolo o sul nome del sindaco, o sulla lista a lui collegata, oppure su entrambi. Non è previsto il voto disgiunto, quindi non si può votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata. Per quanto riguarda le preferenze c’è una differenza per i comuni con meno o più di 5mila abitanti: nei primi si può esprimere una sola preferenza per il consiglio comunale, mentre nei secondi se ne possono esprimere due, ma della stessa lista e di sesso diverso.
Come si vota nei comuni con più di 15mila abitanti
Nei comuni con più di 15mila abitanti vince il candidato che ottiene il 50 per cento più uno dei voti: se questa soglia non viene raggiunta è previsto un ballottaggio tra i due candidati con più voti, per il 24 giugno. Nei comuni siciliani, la soglia per evitare il ballottaggio è del 40 per cento. È consentito il voto disgiunto, quindi si può votare nei seguenti modi: tracciando un segno solo sul nome del candidato sindaco, solo su una lista collegata al candidato, sul nome del sindaco e sul simbolo di una lista a lui collegata, o infine sul nome del sindaco e sul simbolo di una lista a lui non collegata. Anche in questi comuni è possibile esprimere due preferenze per il consiglio comunale, ma si deve trattare di due consiglieri della stessa lista e di sesso diverso.