Le manifestazioni per Sacko Soumayla
Il 29enne del Mali ucciso con una fucilata nella notte tra sabato e domenica è stato ricordato con cortei in Calabria, a Roma e a Napoli
Lunedì 4 giugno a San Ferdinando, in Calabria, c’è stata una manifestazione per Soumayla Sacko, un uomo di 29 anni originario del Mali ucciso sabato 2 giugno con una fucilata alla tempia e che viveva in una vicina tendopoli. I braccianti che spesso con un regolare permesso di soggiorno lavorano nei campi della piana di Gioia Tauro per pochi euro al giorno sono scesi per le strade gridando slogan come “Giustizia”, “Schiavi mai”, “Soumayla, uno di noi”, “Toccano uno toccano tutti”. E al nuovo ministro dell’Interno Matteo Salvini che domenica 3 giugno durante un comizio aveva detto che «Per gli immigrati clandestini è finita la pacchia», hanno risposto dicendo: «Al ministro dell’Interno Matteo Salvini diciamo che la pacchia per noi non è mai iniziata». Il corteo dei braccianti è arrivato fino al Comune, dove una delegazione è stata ricevuta dal sindaco Andrea Tripodi e dal vicario della Questura di Reggio Calabria e ha chiesto «case e non più tende».
Lunedì, per Soumayla Sacko e contro il razzismo, ci sono state manifestazioni anche in altre città, come Napoli e Roma. La persona che ha sparato non è ancora stata identificata e arrestata.