L’Etiopia ha annunciato che accetterà tutti i termini dell’accordo di pace firmato con l’Eritrea nel 2000
L’Etiopia ha annunciato che accetterà completamente i termini di un accordo di pace firmato con l’Etiopia nel 2000: fino a questo momento il paese non aveva mai acconsentito a riconoscere i confini con l’Eritrea tracciati dalla commissione che aveva lavorato alla stesura dell’accordo, arrivato dopo due anni di guerra e decine di migliaia di morti. In particolare l’Etiopia non aveva mai ritirato le sue truppe presenti a Badme, una località di confine che la commissione aveva assegnato all’Eritrea.
Lo scopo di questa decisione dell’Etiopia, che ha sorpreso gli osservatori internazionali, è ridurre le tensioni con l’Eritrea, mai risolte. Un’altra cosa che è stata annunciata è la parziale apertura delle aziende statali etiopi agli investimenti privati.
In Etiopia nonostante i membri del parlamento appartengano tutti allo stesso partito, quello che governa dal 1991, e quindi non si possa parlare di democrazia, ci sono stati alcuni cambiamenti significativi negli ultimi mesi. Dall’inizio di aprile è primo ministro Abiy Ahmed, un politico appartenente alla minoranza più marginalizzata del paese e considerato riformista. Qualche giorno fa Ahmed aveva deciso la fine anticipata dello stato di emergenza in vigore da febbraio per via di una serie di proteste contro il governo.