La Commissione Europea contro i prodotti di plastica usa e getta
Ha proposto la messa al bando di posate, piatti, bicchieri, cotton fioc e molto altro, da sostituire con soluzioni più sostenibili e meno inquinanti
La Commissione Europea ha avviato un piano molto ambizioso per la messa al bando di numerosi prodotti di plastica usa e getta, tra le principali cause di inquinamento degli oceani e delle acque dolci di superficie. Dalle posate di plastica ai contenitori per alimenti, la proposta potrebbe avere un grande impatto nella riduzione dei rifiuti in circolazione, ma richiederà anni prima di essere approvata dal Parlamento europeo ed essere recepita dagli stati membri. L’iniziativa arriva comunque a valle di una lunga fase di confronto con i soggetti interessati, compresi i produttori di plastica, e potrebbe quindi subire qualche accelerazione nel suo tortuoso processo di approvazione.
Almeno in teoria, le misure proposte dalla Commissione sono molto incisive e riguardano prodotti che usiamo praticamente ogni giorno.
Stoviglie
Posate, piatti, cannucce, piatti e agitatori di plastica non potranno più essere commercializzati: al loro posto dovranno essere utilizzati materiali sostenibili e meno inquinanti.
Palloncini
I bastoncini di plastica per tenere i palloncini saranno messi al bando e sostituiti con alternative sostenibili. I produttori di palloncini saranno tenuti a informare i loro clienti sull’importanza di non disperdere i loro prodotti nell’ambiente, dovranno inoltre aggiungere sulle confezioni etichette in cui sono specificati impatto ambientale e opzioni di riciclo dei palloncini.
Contenitori per il cibo
Ogni stato membro dovrà incentivare una riduzione nell’impiego di contenitori per alimenti e tazze per bevande di plastica. Lo potrà fare fissando obiettivi nazionali di riduzione, promuovendo l’uso di prodotti alternativi presso i punti vendita o impedendo che i contenitori di plastica siano distribuiti gratuitamente (un po’ come è successo con i sacchetti di plastica al supermercato).
Bicchieri con tappo
I contenitori per bevande di plastica usa e getta dotati di tappo potranno essere venduti solo se la loro copertura resta attaccata al contenitore.
Contenitori per bevande
Entro il 2025, gli stati membri dovranno raccogliere il 90 per cento delle bottiglie di plastica usa e getta. La Commissione suggerisce di adottare il sistema della cauzione-deposito, come viene già fatto per il vetro e per altri tipi di bottiglie in alcuni stati membri.
Cotton fioc
I bastoncini di plastica cotonati potranno essere fabbricati e venduti solo se utilizzano materiali sostenibili.
L’iniziativa coinvolge direttamente i produttori che dovranno contribuire ai costi di gestione e bonifica dei rifiuti. Chi produce oggetti di plastica monouso dovrà inoltre farsi carico dei costi di sensibilizzazione sull’impatto ambientale di: contenitori per alimenti, involucri di vario tipo (patatine, dolciumi, caramelle), contenitori per bevande, sigarette e altri prodotti del tabacco con filtro, salviette umidificate, palloncini e buste di plastica leggere. Per controbilanciare questa richiesta di impegno, l’Unione Europea attiverà iniziative per incentivare lo sviluppo di prodotti meno inquinanti.
La Commissione ha previsto un’altra importante serie di regole che non riguarda i singoli consumatori, ma gli operatori nel settore della pesca. I loro attrezzi costituiscono il 27 per cento dei rifiuti che si trovano sulle spiagge, quindi c’è molto da lavorare per ridurne l’impatto ambientale. Chi produce gli attrezzi da pesca dovrà coprire i costi della raccolta quando vengono dismessi, facendosi anche carico dei costi di trasporto e smaltimento.
Se la proposta fosse attuata così come è stata presentata, dice la Commissione, si potrebbe “evitare l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente” e “si scongiureranno danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di euro entro il 2030”. In realtà fare stime accurate in questa fase non è possibile, anche se è condivisa l’opinione che regole più rigide possano contribuire sensibilmente a ridurre il problema dell’inquinamento da materie plastiche.
La proposta della Commissione dovrà essere valutata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, che potrebbero decidere modifiche e integrazioni. La Commissione ha chiesto che al tema sia data ampia priorità, in modo da avere i primi risultati entro la primavera del prossimo anno, quando ci saranno le elezioni europee. Spetterà poi ai singoli stati recepire le nuove normative e assicurarsi che siano applicate a livello nazionale.