Dieci cose che forse non avete notato in “Solo”

Spiegazioni di misteri irrisolti da anni, ritorni vari e ammiccamenti agli impallinati di Star Wars, messi in fila

Uno degli aspetti più apprezzati del nuovo spinoff della saga di Star Wars, Solo, è il suo ritmo: nell’arco di due ore succedono moltissime cose, e qualcuno ha usato la fatidica espressione «non ci si annoia mai». Probabilmente a ragione, questa volta. In mezzo al trambusto potreste aver perso qualche riferimento ad altri film o personaggi della saga: qualcuno è più evidente – anche soltanto perché ha avuto una parte notevole nell’ultimo film della saga, l’Ultimo Jedi – diversi altri sono molto più sottili. Abbiamo provato a mettere insieme i più interessanti fra quelli che abbiamo trovato.

Ovviamente, da qui in avanti trovate una valanga di spoiler su “Solo”

I dadi dorati
Compaiono più volte, già dall’inizio del film: Han solo li considera un portafortuna, e infatti li consegna a Qi’ra prima di provare a lasciare illegalmente il pianeta su cui sono intrappolati (Qi’ra poi glieli ridà tre anni più tardi, prima del colpo alla miniera). Dovreste averli riconosciuti: li abbiamo già visti in diversi film della saga.

In Gli Ultimi Jedi, l’ottavo film, hanno un ruolo molto importante. Luke Skywalker sembra commuoversi quando li rivede nel Millennium Falcon, e poi li consegna a Leia quando appare nella base della Resistenza verso la fine del film. I dadi scompaiono quando Luke muore.

La cosa buffa è che fino a qualche anno fa quasi nessuno si era accorto che nella cabina di comando del Millennium Falcon, nella trilogia dei film originali, fosse appeso un paio di dadi colorati. Nemmeno la produzione del Risveglio della Forza, il settimo film, che se ne rese conto a riprese già iniziate e ne comprò frettolosamente un paio su eBay.

Qualche ammiccamento ai fan
All’inizio del film ci sono almeno tre situazioni che suonano molto familiari perché già viste in altri film. In una delle prime scene del film, per esempio, Han minaccia di farsi esplodere con un detonatore termico se la gang di cui fa parte non lo lascerà andare insieme a Qi’ra. È la stessa cosa che succede nel Ritorno dello Jedi, il sesto film, quando la Principessa Leia – travestita da cacciatore di taglie – minaccia di azionare un detonatore termico se Jabba the Hutt non le pagherà un adeguato riscatto per Chewbecca (se vi ricordate, faceva tutto parte di un elaborato piano per salvare proprio Han Solo).

Quando poi in Solo i soldati imperiali danno Han in pasto a una “bestia” – che poi si rivela essere Chewbecca – molti appassionati avranno pensato alla scena del Ritorno dello Jedi in cui Luke Skywalker viene gettato nella tana del Rancor, uno spaventoso mostro che abita sotto al covo di Jabba the Hutt.

Poco dopo, c’è un’altra scena che richiama una delle più buffe dell’Impero colpisce ancora, il quinto film: Han Solo e la Principessa Leia si baciano per la prima volta, ma dopo pochi secondi vengono interrotti da C-3PO, che avvisa Han di aver risolto un problema tecnico di poca importanza. In Solo, Han e Qi’ra si baciano per la prima volta dopo molti anni quando vengono interrotti quasi subito da Beckett. La reazione di Han Solo/Alden Ehrenreich è praticamente identica a quella di Han Solo/Harrison Ford.

I 12 parsec
In Solo viene spiegato un dettaglio di Una nuova speranza, il primissimo film della saga, su cui i fan si sono arrovellati per anni. Parlando con Obi-Wan Kenobi per convincerlo della rapidità del Millennium Falcon, Han Solo si vanta di aver percorso la “rotta di Kessel” in soli 12 parsec. Gli appassionati si sono chiesti per anni cosa fosse la rotta di Kessel e perché Han usasse una misura di lunghezza – il parsec – per vantarsi di aver percorso velocemente una certo tragitto.

Ora sappiamo cosa intendesse: per scappare da Kessel, il pianeta su cui ha avviato una rivoluzione di schiavi, Han Solo ha dovuto scappare per un corridoio strettissimo fuori dalla normale rotta, che solitamente misura 20 parsec, e in questo modo accorciandola. Ce la fa soprattutto grazie alla rotta elaborata da L3 e al combustibile extra aggiunto da Beckett al meccanismo che permette il salto nell’iperspazio.

Altro ammiccamento: verso la fine del film, quando Han rivendica di aver percorso la rotta in 12 parsec, Chewbecca scuote la testa, e Han gli risponde che sono 12 se la cifra viene arrotondata per difetto. Quarant’anni dopo, quando nel Risveglio della Forza Rey chiede ad Han Solo/Harrison Ford se il Millennium Falcon ha davvero percorso la rotta di Kessel in 14 parsec, Han risponde «dodici! Non quattordici».

Un travestimento familiare
Quando in Solo Beckett, Qi’ra e Han atterrano su Kessel a bordo del Millennium Falcon per cercare di rubare il coassio, fingono di essere una delegazione imperiale che sta trasportando dei prigionieri. Beckett, in particolare, si traveste da guardia del corpo di Qi’ra. Il costume è uguale a quello che Lando Carlissian userà una quindicina di anni più tardi per infiltrarsi nel covo di Jabba the Hutt nella missione per liberare Han Solo. Forse è rimasto a bordo del Millennium Falcon per tutto quel tempo.

Ma Darth Maul non era morto?
Verso la fine del film compare a sorpresa un personaggio già conosciuto: Darth Maul, un guerriero Sith che avevamo già visto nella Minaccia Fantasma. Maul non è ricordato fra i cattivi più riusciti della saga – ai tempi si scherzò molto sul fatto che nella Minaccia Fantasma aveva appena un paio di battute – e la sua ricomparsa è stata molto inaspettata. Qualcuno avrà anche pensato: ma non era morto? Alla fine della Minaccia Fantasma, in effetti, lo vediamo cadere nel vuoto tagliato a metà da Obi-Wan.

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Solo non è ambientato prima della Minaccia Fantasma: dal canone ufficiale sappiamo che la storia raccontata nel film si svolge vent’anni dopo la Minaccia Fantasma, che è il primo dei film della trilogia prequel, e una dozzina di anni prima degli eventi della trilogia “classica”.

In realtà, come sapevano già gli impallinati che seguono le serie animate ufficiali della saga, Darth Maul è sopravvissuto al combattimento con Obi-Wan e negli anni successivi ha messo in piedi una gang di Sith di cui a quanto pare fa parte anche Qi’ra.

Ti odio
Quando si salutano alla fine di una serie di peripezie, Lando dice ad Han «ti odio». Lui risponde «lo so». È uno dei richiami più espliciti a questo dialogo fra Han Solo e Leia, alla fine dell’Impero colpisce ancora.

Han shot first

La prima grossa riedizione di Una nuova speranza, uscita nel 1997, causò una piccola controversia. Nel film del 1977, nella scena del bar di Mos Eisley, Han Solo spara e uccide un cacciatore di taglie che stava per arrestarlo. Nel 1997 la scena è stata maldestramente modificata per far sembrare che sia il cacciatore di taglie a sparare per primo, legittimando Han – che negli anni era diventato uno dei personaggi più popolari del film nel fronte dei “buoni” – a difendersi e ucciderlo. La modifica aveva sorpreso moltissimi fan, ed è poi scomparsa in altre versioni successive.

Ora sembra che la produzione si sia messa il cuore in pace: Han è uno che spara per primo, come succede nella scena di Solo in cui uccide Beckett in una specie di duello, forse il momento in cui impara che è l’unico modo di salvarsi la pelle, alle volte.

L3 e il Millennium Falcon
Il droide interpretato dall’attrice britannica Phoebe Waller-Bridge è uno dei personaggi secondari più apprezzati del film, anche grazie al suo modo di parlare molto franco. Dopo che viene uccisa durante la ribellione su Kessel, la sua memoria viene immessa in quella del Millennium Falcon, che in pratica diventa il suo nuovo corpo. Forse è per questo che nell’Impero colpisce ancora il droide C-3PO, dopo aver parlato col Millennium Falcon, dice ad Han Solo: «non so dove la tua astronave abbia imparato a comunicare, ma ha un modo di parlare davvero curioso».

Dove l’abbiamo già visto?
La produzione di Star Wars usa spesso dei personaggi di terza o quarta fascia in film diversi, per dimostrare l’interconnessione dell’universo della saga. In questo film è toccato a Banthic, uno dei guerrieri della gang di Enfys Nest (cioè la guerriera da cui inizierà la Ribellione). Lo avevamo già visto in Rogue One, ambientato qualche anno più tardi: nel frattempo Benthic è diventato il vice di Saw Gerrera, il leader ribelle un po’ matto che ha cresciuto la protagonista Jyn Erso.

A sinistra e al centro, Benthic nel materiale promozionale di “Solo”: a destra, in una scena di “Rogue One”

Attenzione: Benthic non va confuso col suo gemello, Edrio, che pure si vede in Rogue One ma che è vestito in maniera leggermente diversa.

Benthic è quello di sinistra

C’è anche una trollata?
In una delle scene iniziali del film, quando Han e Qi’ra cercano di scappare da Corellia perché ormai sono dei ricercati, i soldati imperiali arrestano un ragazzo molto simile ad Han. Qualcuno su Reddit e Twitter ha ipotizzato che quel ragazzo possa essere Anthony Ingruber, un attore che in molti avrebbero preferito nel ruolo del giovane Han Solo perché nel film del 2015 Adaline – L’eterna giovinezza aveva interpretato molto bene la versione giovane del personaggio di Harrison Ford.

Qui invece c’è un video in cui Ingruber recita il primo dialogo di Han Solo in Una nuova speranza.