«In effetti che ne sappiamo noi dell’amore?»
L'amore è la cosa per cui siamo destinati a rimanere per sempre principianti secondo Raymond Carver, che nacque 80 anni fa
«- In effetti che ne sappiamo noi dell’amore? – ha proseguito Herb. – E quel che dico, be’, lo dico davvero, se volete perdonarmi la franchezza. Ma, secondo me, siamo tutti nient’altro che principianti, in fatto d’amore. Diciamo di amarci e magari è vero, non ne dubito. Ci amiamo a vicenda e ci amiamo forte, tutti noi. Io amo Terri e Terri ama me e anche voi due vi amate. Sapete, no, di che tipo d’amore parlo? Dell’amore fisico, quell’attrazione verso l’altro, verso il proprio compagno, e anche del semplice amore di tutti i giorni, l’amore per l’essere dell’altro, l’amare il tempo passato insieme, insomma tutte le piccole cose che costituiscono l’amore di tutti i giorni. L’amore carnale, dunque, e, be’, chiamiamolo pure l’amore sentimentale, la cura e l’affetto quotidiano per l’altra persona. Ma a volte ho grosse difficoltà a fare i conti con il fatto che devo aver amato anche la mia prima moglie. Però è vero, lo so che è vero. […]
C’è stato un momento in cui credevo di amare la mia prima moglie più della vita, abbiamo anche fatto dei figli assieme. Invece ora la detesto con tutto il cuore. Davvero. Voi come lo spiegate? Che cosa è successo a quell’amore? È stato semplicemente cancellato dalla grande lavagna, come se non fosse mai successo? Vorrei tanto saperlo, che fine ha fatto. Vorrei tanto che qualcuno me lo dicesse».
da Principianti, in Principianti di Raymond Carver
Questa in un certo senso è la citazione più significativa che si possa fare dall’opera di Raymond Carver, lo scrittore americano noto per aver scritto solo racconti e per il particolare rapporto con il suo editor, Gordon Lish. Carver nacque il 25 maggio 1938: se non fosse morto nel 1988 a causa di un tumore, oggi avrebbe ottant’anni.
La raccolta di racconti che lo fece diventare famoso è la sua terza, Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, che fu pubblicata nel 1981 negli Stati Uniti e nel 1987 in Italia: fu il primo libro di Carver a essere pubblicato nel nostro paese. Nel 2010 Einaudi ha pubblicato in italiano la sua versione originale, senza le modifiche volute da Lish, che tagliò più del 50 per cento del testo e cambiò molti titoli e finali, tra cui quello della raccolta: avrebbe dovuto chiamarsi Principianti, come l’ultimo racconto della raccolta e come poi questa è stata titolata nella sua edizione “originale”. Il titolo scelto da Lish – e parafrasato nel tempo praticamente dovunque – fu pensato a partire dal testo di Principianti, il racconto, quello citato qui sopra.