Giuseppe Conte ha ricevuto l’incarico
Quindi ora è il presidente del Consiglio incaricato: ha accettato con riserva e inizierà le sue consultazioni per formare il governo
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Giuseppe Conte, avvocato e docente universitario senza precedenti esperienze politiche, l’incarico di formare un nuovo governo. Conte ha accettato con riserva, come da prassi: condurrà le sue consultazioni, a partire da oggi alle 12, dopodiché andrà al Quirinale per comunicare a Mattarella se intende sciogliere la riserva ed eventualmente proporre i ministri per la nomina. Il nome di Conte era stato proposto a Mattarella dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, che la scorsa settimana avevano trovato un accordo per allearsi e sostenere insieme un governo. Al termine del colloquio con Mattarella, Conte ha detto:
«Il presidente della Repubblica mi ha conferito l’incarico di formare il governo, incarico che ho accettato con riserva. Se riuscirò a portare a compimento l’incarico, esporrò alle camere un programma basato sulle intese intercorse tra le forze politiche di maggioranza. Con il presidente della Repubblica abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata che stiamo vivendo e delle sfide che ci attendono e di cui sono consapevole, così come sono consapevole della necessità di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia. Il governo dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria: è mio intendimento impegnare a fondo l’esecutivo su questo terreno costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia tuteli, rifletta gli interessi nazionali.
Fuori da qui c’è un paese che giustamente attende la nascita di un esecutivo e attende delle risposte. Quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento. Il contratto su cui si fonda questa esperienza di governo, a cui anche io ho dato il mio contributo, rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento dei cittadini italiani. Lo porrò a fondamento dell’azione di governo, nel pieno rispetto delle prerogative che la Costituzione attribuisce al presidente del Consiglio dei ministri e nel rispetto delle altre previsioni e regole costituzionali.
Il mio intento è di dar vita ad un governo dalla parte dei cittadini, che tuteli i loro interessi. Sono professore e avvocato, nel corso della mia vita ho perorato le cause di tante persone. Mi accingo ora a difendere gli interessi di tutti gli italiani in tutte le sedi, europee e internazionali dialogando con le istituzioni europee e con i rappresentanti di altri paesi. Mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano, sono disponibile a farlo senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità.
Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva. E in caso di esito positivo, per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio. Grazie a tutti».
L’incarico di governo prelude alla fine della lunga fase di incertezza politica seguita alle elezioni del 4 marzo, durata più di 70 giorni. Nessuno dei tre principali schieramenti in Parlamento aveva ottenuto da solo abbastanza voti e seggi da poter governare, e i negoziati per arrivare ad alleanze tra il centrodestra e il Movimento 5 Stelle, o tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, erano falliti. Soltanto quando il presidente Mattarella aveva annunciato la formazione imminente di un “governo neutrale”, per arrivare il prima possibile alle elezioni anticipate, Silvio Berlusconi aveva concesso una specie di lasciapassare a Matteo Salvini per trattare con il Movimento 5 Stelle senza che questo compromettesse la coalizione di centrodestra.
Domani mattina, il presidente del Consiglio incaricato incontrerà i gruppi parlamentari a Montecitorio: prima i primi ad essere di Camera e Senato e poi i rappresentanti parlamentari di maggioranza e opposizione. Alla fine delle consultazioni, Conte tornerà al Quirinale per sciogliere la riserva e per fare la lista dei ministri. Dopodiché il governo dovrà prestare giuramento (molto probabilmente il giorno dopo). La Costituzione prevede che il nuovo governo si presenti al Senato e alla Camera per ricevere la fiducia entro dieci giorni dal giuramento. Dopo il conferimento dell’incarico a Conte, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno fatto sapere che voteranno no alla fiducia.
Conte ha 53 anni, è nato a Volturara Appula, in provincia di Foggia, è un avvocato civilista e professore di diritto, e non ha mai fatto politica. Dal 2013 è componente del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa, scelto dal Parlamento. Tra lunedì e martedì sono emerse diverse incongruenze contenute nei curriculum vitae di Conte, che non aveva nessuna notorietà nazionale prima di qualche giorno fa, oltre ad alcune perplessità più politiche: Conte sarà un presidente del Consiglio senza alcuna esperienza politica; “esecutore” di un programma non scritto da lui e senza un consenso e un seguito personale, cosa che lo renderebbe particolarmente debole. Altre critiche sono state rivolte a Conte per il suo ruolo nella complessa vicenda sul caso Stamina.