Che cos’è Typee
È la piattaforma di scrittura online della scuola Belleville, che ha lanciato un manifesto programmatico e un concorso letterario
La scrittura online è una delle maggiori novità editoriali degli ultimi vent’anni. Sempre più spesso gli editori cercano sul web gli autori da pubblicare e sempre più spesso gli autori incominciano a costruirsi un seguito su Facebook, ancora prima di essere pubblicati. Uno dei primi successi italiani originati dalla rete è stato Il mondo deve sapere di Michela Murgia, pubblicato da Isbn nel 2006. Tra gli ultimi c’è Matteo Bussola, uscito per Einaudi Stile Libero nel 2016. Il primo nasceva da un blog, il secondo da Facebook. Alcuni dei più grandi bestseller globali degli ultimi vent’anni –come After e Cinquanta sfumature di grigio – nascono su piattaforme come Wattpad, Inkitt o 21lines. Anche in Italia è sempre più frequente che in classifica compaiano libri nati su piattaforme di scrittura. In termini di qualità i risultati sono raramente accettabili. La libertà di accesso (tutti possono pubblicare), l’assenza di selezione (va bene tutto se c’è un pubblico) e il rapporto stretto con i lettori, che possono lasciare commenti sotto ogni testo, conducono quasi inevitabilmente a un crollo della qualità. Per raggiungere il pubblico più vasto possibile bisogna scrivere in modo sciatto e attenersi a cliché stilistici e narrativi elementari.
TYPEE cerca di ribaltare questo schema, puntando sulla qualità e tentando di farla emergere. Il progetto si può riassumere con le parole scritte da Walter Siti per presentare la lezione inaugurale della scuola di scrittura Belleville: «Invece di spicciolare la letteratura a livello dei social, sarebbe meglio portare i frequentatori dei social al livello della letteratura». La piattaforma è nata un anno fa ed è legata alla scuola di scrittura Belleville di Milano (dove il Post tiene il corso di giornalismo). Il nome Typee è un omaggio al primo romanzo scritto da Herman Melville dopo avere abbandonato la baleniera Dolly ed essere approdato alle isole Marchesi.
«Parallela alla valle degli Happar, oltre un’altra cresta,
si apre la splendida contrada dei feroci Typee».
Hermann Melville, Typee, 1846
Su Typee si pubblicano soprattutto racconti (il limite è 5mila battute), ma anche saggi e poesie. Si comincia come Esordienti, poi, se si ottengono i voti necessari, si può diventare Scrittori e Autori, avere più visibilità e la possibilità di scrivere testi più lunghi. Per il passaggio di stato occorre il voto della scuola che si assume il compito di selezionare e promuovere la qualità complessiva dei testi. Nel 2017, in sei mesi, su Typee sono stati scritti quasi 3mila racconti, sono stati scelti 7 scrittori ed è stato pubblicato un eBook gratuito con «27 storie da leggere in fila» (scaricabile qui).
Per festeggiare il suo primo anno, Typee bandisce un concorso letterario per racconti inediti. Il tema è libero, il mandato più complesso: scrivere il racconto che darà il titolo alla raccolta che si vorrebbe scrivere. Il vincitore sarà scelto da una giuria composta da Helena Janeczek, Marco Vigevani (Italian Literary Agency) ed Eugenia Dubini (NNEditore). Il primo premio è l’editing della Scuola Belleville sull’intera raccolta.
Insieme al concorso, per rendere più chiara la concezione di scrittura a cui chi utilizza la piattaforma deve attenersi, Typee ha scritto anche questo manifesto programmatico: