È morto Salvatore Ligresti
Aveva 86 anni e ha avuto ruoli importanti e partecipazioni azionarie in moltissime società (oltre che molti guai giudiziari)
È morto Salvatore Ligresti, imprenditore nato a Paternò, in Sicilia, che è stato a lungo a capo di Fonsai e al centro di numerose inchieste giudiziarie. Aveva 86 anni, i giornali scrivono che era malato da tempo e che negli ultimi mesi le sue condizioni erano peggiorate: è morto al San Raffaele di Milano.
Salvatore Ligresti era un uomo d’affari finito diverse volte in inchieste giudiziarie, ma che ha anche avuto un ruolo in molte delle principali vicende del capitalismo italiano degli ultimi decenni. Aveva origini siciliane e aveva fatto fortuna nel settore immobiliare, in particolare a Milano durante gli anni Ottanta: era stato molto vicino al socialista Bettino Craxi e al celebre banchiere Enrico Cuccia. Ligresti aveva avuto ruoli importanti e partecipazioni azionarie in moltissime società, tra le più importanti la banca Capitalia, Unicredit, Fondiaria-SAI, controllata dalla holding Premafin, oltre ad un ruolo per molti anni in Mediobanca: era stato anche membro del consiglio di amministrazione di Rcs ed era soprannominato “Mister 5 per cento”.
Lo scorso novembre Salvatore Ligresti era stato condannato in primo grado a cinque anni di carcere e 100 mila euro di multa per aggiotaggio. La sentenza era stata pronunciata dalla prima sezione penale del tribunale di Milano e si riferiva alla gestione della società Premafin, quella con cui la famiglia Ligresti controllava la compagnia assicurativa Fondiaria Sai. Il processo riguardava alcune operazioni realizzate da due società finanziarie con sede alle Bahamas su titoli Premafin, nel periodo tra il 2 novembre 2009 e il 16 settembre 2010. Ligresti era già stato condannato a sei anni di carcere per falso in bilancio e manipolazione del mercato nella gestione della compagnia assicurativa Fonsai. Da anni non aveva più alcun ruolo operativo.