L’ISIS ha rivendicato l’accoltellamento di ieri a Parigi
L'attentatore era un uomo ceceno di 20 anni, dicono i media francesi: ha ucciso una persona e ne ha ferite quattro in pieno centro, prima di essere ucciso dalla polizia
Sabato sera, poco prima delle 21, un uomo ha accoltellato diverse persone in pieno centro a Parigi, nel II arrondissement, vicino al teatro dell’Opéra: ha ucciso una persona e ne ha ferite altre quattro, di cui due gravemente, prima di essere ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico, attraverso la sua agenzia di stampa non ufficiale Amaq, ha attribuito l’attacco a «un soldato del califfato», un’espressione usata in passato sia per terroristi con collegamenti diretti con l’organizzazione centrale dello Stato Islamico che per i cosiddetti “lupi solitari”.
Toutes mes pensées vont aux victimes et aux blessés de l’attaque au couteau perpétrée ce soir à Paris, ainsi qu’à leurs proches. Je salue au nom de tous les Français le courage des policiers qui ont neutralisé le terroriste (1/2).
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) May 12, 2018
Non sappiamo ancora molto dell’uomo, che non aveva con sé documenti. I media francesi, tra cui Le Figaro e Le Parisien, scrivono però che l’attentatore è già stato identificato: era di origini cecene ed era nato nel 1997. Secondo i media francesi non aveva precedenti alla polizia ma era noto alla polizia perché schedato come “S”, cioè sospettato di minacciare la sicurezza pubblica, la sicurezza dello stato o di starsi radicalizzando all’islamismo.
Secondo Le Figaro i suoi genitori sarebbero stati fermati, insieme a un suo amico che è stato arrestato a Strasburgo. Il procuratore capo di Parigi ha citato dei testimoni che lo avrebbero sentito gridare «Allah è grande» prima dell’attacco.
L’accoltellamento è avvenuto in rue Monsigny, nei pressi di rue Saint-Augustin, conosciuta per i suoi molti locali e ristoranti. Non è chiaro come sia iniziato, ma alcuni testimoni hanno detto a Le Parisien di aver visto due distinti momenti di agitazione della folla, spaventata da un uomo con un coltello in un dehor, a circa cinque minuti di distanza.
Je retrouve à l’hôpital Georges Pompidou les policiers qui ont neutralisé en quelques minutes l’assaillant de la rue #Monsigny.
Ils ont fait honneur à leur uniforme, fidèles à la devise de la @PoliceNationale : « Ils veillent pour la patrie ». pic.twitter.com/ttsqGd59wh— Gérard Collomb (@gerardcollomb) May 13, 2018
La rivendicazione di Amaq dice che l’attacco è stata una ritorsione contro uno degli stati della coalizione che sta combattendo l’Isis in Siria, riprendendo un noto discorso dell’ex portavoce del gruppo Abu Muhammad al-Adnani, morto nel 2016.
La persona morta è un uomo di 29 anni, secondo Le Parisien, che aggiunge che i feriti gravi sono un uomo e una donna, attualmente all’ospedale Georges-Pompidou. Il ministro dell’Interno francese Gérard Collomb ha fatto sapere che non sono più in pericolo di vita. L’attentatore è stato ucciso sul posto dagli agenti circa nove minuti dopo l’attacco. Secondo fonti interne alla polizia sentite dal giornale parigino avrebbe detto a un poliziotto «uccidimi o ti uccido».