Il capo di governo più vecchio del mondo
È stato eletto due giorni fa in Malesia: si chiama Mahathir Mohamad, ha 92 anni e una storia politica da far scansare Frank Underwood
Il nuovo capo del governo più vecchio del mondo è stato eletto due giorni fa in Malesia: si chiama Mahathir Mohamad ed è nato nella città malese di Alor Setar il 10 luglio 1925, 92 anni fa. Dopo ore di incertezza, durante le quali era quasi sembrato che il re malese volesse ritardare la cerimonia di giuramento, giovedì sera Mahathir ha finalmente giurato ed è entrato in carica come capo del governo.
La cosa sorprendente di Mahathir non è solo l’età, ma anche la sua storia politica. Mahathir è stato eletto candidandosi per l’opposizione malese, che ha ottenuto la maggioranza dei seggi in Parlamento per la prima volta in più di 60 anni; quella stessa opposizione che Mahathir in passato aveva sempre battuto da leader della coalizione del centrodestra che ha dominato nell’ultimo mezzo secolo la politica della Malesia.
Gli ultimi mesi di attività politica di Mahathir sono stati molto particolari e hanno sorpreso osservatori e semplici elettori.
Mahathir fu primo ministro della Malesia per più di vent’anni, dal 1981 al 2003, periodo nel quale fu anche leader del Fronte nazionale (Barisal Nasional in malese). Quando nel 2003 annunciò di voler lasciare la politica, Mahathir era considerato il politico che aveva trasformato la Malesia in una grande forza economica e commerciale del Sud-est asiatico. All’inizio del 2018, contro ogni previsione, Mahathir disse di aver cambiato idea: si sarebbe candidato alle elezioni di maggio ma questa volta come leader della principale forza di opposizione, i suoi storici avversari, la coalizione Alleanza della Speranza. Mahathir spiegò che voleva mettere fine al governo del primo ministro uscente Najib Razak, suo ex protetto, che accusava di corruzione e malgoverno.
La proposta di Mahathir fu appoggiata dall’opposizione malese, che stava attraversando un momento molto complicato a causa della mancanza di un leader. Il capo dell’Alleanza della Speranza, l’ex viceprimo ministro Anwar Ibrahim, era infatti in carcere per corruzione e sodomia, accuse che secondo i suoi sostenitori erano state motivate politicamente. Mahathir disse che se fosse eletto si sarebbe fatto da parte lasciando il posto di primo ministro ad Anwar, quando quest’ultimo fosse stato scarcerato. Le parole di Mahathir furono accolte ancora una volta con enorme sorpresa. Quando Mahathir era primo ministro, negli anni Novanta, Anwar fu infatti incarcerato per corruzione e sodomia, le stesse accuse di oggi, e anche allora i sostenitori di Anwar dissero che era stata tutta un’invenzione per colpire il leader dell’opposizione. Anwar dovrebbe uscire di prigione a giugno, quando avrà scontato la maggior parte della pena.
Non è chiaro quindi cosa succederà ora. I partiti che formano la coalizione che ha vinto le elezioni dovranno mettersi d’accordo sulla composizione del nuovo governo e decidere come e quando Mahathir si dovrà fare da parte per lasciare l’incarico di primo ministro ad Anwar o a un’altra figura politica dell’opposizione. Questa procedura potrebbe non essere semplice, perché per il sistema politico malese Anwar dovrà farsi eleggere deputato prima di poter diventare primo ministro.