Israele espellerà il capo della divisione locale di Human Rights Watch
Il 7 maggio Israele ha dato due settimane di tempo a Omar Shakir, il direttore della divisione locale della famosa ong Human Rights Watch, per uscire dal paese: in pratica lo sta espellendo. A sostegno della sua decisione Israele ha inviato a Human Rights Watch un dossier di otto pagine (PDF) sulle attività di Shakir, accusandolo di appoggiare il movimento internazionale per il boicottaggio di Israele (il cosiddetto BDS). Dal 2017 le leggi nazionali permettono a Israele di rifiutare un visto alle persone che sostengono pubblicamente il BDS.
15 Israel rights groups on order to revoke @hrw work permit: such measures won't "deter us – or them — from reporting human rights violations in areas under Israeli control. Rather than trying to hide the occupation from the world – end the occupation." https://t.co/RqSpt31eRC pic.twitter.com/B3nQ1GamOa
— Omar Shakir (@OmarSShakir) May 9, 2018
Human Rights Watch dice anche che la decisione di Israele allunga la lista dei paesi che in passato non hanno consentito l’accesso di alcuni dipendenti della ong nel proprio territorio, e che comprende la Corea del Nord, l’Iran, Cuba e il Sudan.
Israel has joined North Korea, Cuba, Iran and Sudan in distinguished list of countries that have blocked access to Human Right watch staff, @OmarSShakir tells @AFP
— Joe (@joedyke) May 9, 2018