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  • Venerdì 27 aprile 2018

Un gruppo di palestinesi si è scontrato con l’esercito israeliano a Gaza

È successo durante la quinta giornata di proteste nel giro dell'ultimo mese: ci sono tre morti e centinaia di feriti

(MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images)
(MAHMUD HAMS/AFP/Getty Images)

Oggi pomeriggio un gruppo di palestinesi si è scontrato con l’esercito israeliano al confine con la Striscia di Gaza nell’ambito delle periodiche manifestazioni che si tengono da un mese a questa parte contro l’occupazione israeliana. I manifestanti hanno provato a smantellare la recinzione che delimita il confine e hanno tirato oggetti contro una camionetta dell’esercito israeliano, che a sua volta ha risposto sparando. È la cosa più vicina a uno scontro violento avvenuta durante le proteste di oggi. Secondo le stime del ministero della Salute palestinese, solo nella manifestazione di oggi tre persone sono state uccise e almeno 349 sono state ferite.

Oggi è il quinto venerdì di fila che migliaia di palestinesi partecipano a manifestazioni di protesta al confine fra la Striscia di Gaza e Israele. Al momento le proteste sembrano meno vigorose rispetto alle prime settimane: si stima che siano presenti circa 10mila persone.

Nelle quattro giornate di proteste che si erano svolte nelle scorse settimane erano morte oltre quaranta persone. Fra le persone ferite oggi sembra che ci sia anche un giornalista, come mostrato da alcune foto fatte circolare su Twitter anche da giornalisti israeliani. Nelle proteste di tre settimane fa era stato ucciso un altro giornalista palestinese, Yaser Murtaja.

Nelle intenzioni degli organizzatori, fra cui c’è anche il gruppo politico-terrorista di Hamas, le proteste proseguiranno ogni settimana fino all’inaugurazione della nuova ambasciata statunitense a Gerusalemme, prevista per il 14 maggio. Per gli israeliani il 14 maggio è il giorno dell’Indipendenza, quello in cui festeggiano la vittoria nella guerra arabo-israeliana del 1948. I palestinesi invece celebrano il 15 maggio il giorno della nakba – “la catastrofe” – cioè quello in cui molti di loro furono costretti a lasciare le proprie case, finite in territorio israeliano.