Cosa mangeranno i leader delle Coree nel loro storico incontro
I piatti alludono alla storia comune e auspicano la riunificazione; e poi ci sono leccornie svizzere in omaggio a Kim Jong-un
Venerdì 27 aprile il dittatore nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in si incontreranno nell’area sudcoreana di Panmunjom, una cittadina nella zona demilitarizzata che divide i due paesi. È un avvenimento storico: finora i leader delle due Coree si sono incontrati solo due volte – nel 2000 e nel 2007 a Pyongyang – dagli anni della guerra civile, durata dal 1950 al 1953. Ufficialmente le due nazioni sono ancora in guerra, dato che non è mai stato firmato un trattato di pace e l’incontro potrebbe essere un primo passo per una tregua; il Guardian scrive che probabilmente non ci saranno risultati concreti immediati ma l’incontro è comunque un’importante manifestazione di buone intenzioni. Aprirà anche la strada a un incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e Kim Jong-un, il prossimo maggio o giugno.
La portata storica e simbolica dell’evento si ripercuote anche nei dettagli, come l’arredamento della sala in cui avverrà, in un edificio chiamato la Casa della Pace, e nel menu, preparato accuratamente dalla Corea del Sud: i piatti e gli ingredienti tipici dei due paesi sono accostati per ricordarne l’unione e le somiglianze, altri sono rivisitazioni di leccornie svizzere, come le frittelle di patate fritte e il cioccolato, in ricordo degli studi di Kim in Svizzera, da ragazzo. Il tavolo a cui si siederanno i leader e le loro delegazioni è ovale e nel suo punto più largo misura 2,018 metri, come l’anno in corso che potrebbe essere decisivo, mentre le sedie in noce riservate a Kim e Moon sono decorate con una mappa della Corea riunita, in cui sono visibili le isole di Dodko, controllate dalla Corea del Sud ma rivendicate dal Giappone, un comune nemico che dominò la penisola dal 1919 al 1945.