Il video di una donna aggredita dalla “polizia morale” dell’Iran
Perché aveva un velo insufficiente, che le lasciava liberi i capelli: è stata avvicinata e picchiata
Sta circolando molto online il video di una donna iraniana aggredita fisicamente da una agente della “polizia morale” del paese: la sua colpa è non aver fissato in modo adeguato il suo hijab. Le immagini sono state pubblicate sul profilo Instagram di un’attivista iraniana per i diritti delle donne, Masih Alinejad, 38enne che da anni vive in esilio tra Londra e New York: è stato visto più di due milioni di volte e ha avuto più di 25 mila commenti in poche ore.
Il regime iraniano dal 1979 ha imposto alle donne – anche alle straniere – un rigido codice di abbigliamento, il cui simbolo più riconoscibile è l’obbligo di portare il velo nei luoghi pubblici. Il video è stato girato a Teheran, la capitale del paese, in un luogo pubblico e in pieno giorno. Mostra due agenti donne della “polizia morale” e una ragazza di circa 20 anni con un velo rosso sciolto che le lasciava liberi i capelli. Prima la ragazza sarebbe stata verbalmente ammonita e poi si vede la poliziotta vestita di nero metterle le mani sulla faccia e trascinarla per terra. Si sente la giovane donna urlare più volte: «Lasciami andare, lasciami andare». Nella scena si vedono anche altre persone.
A poche ore dalla pubblicazione del video, diventato virale, il ministro degli Interni iraniano, Abdolreza Rahmani-Fazil, ha ordinato l’apertura di un’inchiesta, ma ha anche definito l’accaduto come un fatto «insolito», lasciando intendere che la ragazza aggredita aveva provocato le agenti quando loro le avevano chiesto di rispettare la legge. Ha comunque precisato che la reazione della polizia è stata «non convenzionale». La cosiddetta “polizia morale” (ershad in farsi, cioè la lingua che si parla in Iran), è un organo di polizia che controlla che vengano rispettate le norme sull’abbigliamento. Nel 2016, settemila agenti della polizia morale avrebbero lavorato sotto copertura per far rispettare con più rigore certe regole e molte modelle erano state arrestate per aver messo su Instagram delle fotografie in cui non indossavano il velo.
Il video è stato girato mercoledì 18 aprile, a pochi mesi dall’inizio di una serie di proteste durante le quali decine di donne sono salite su una centralina elettrica, o un bidone dell’immondizia, o un muretto, si sono tolte il velo e lo hanno appoggiato su un bastone o un ramo restando con la testa scoperta per diversi minuti, in posti frequentati di Teheran. Lo scorso febbraio, 29 donne che avevano partecipato alla protesta erano state arrestate: ora o si trovano ancora in carcere o sono state condannate a lunghe pene detentive.
Masih Alinejad, intervistata dal Guardian, ha spiegato che «le persone sono arrabbiate perché questi maltrattamenti sono sempre più frequenti». Ha spiegato che «la polizia morale agisce impunemente in nome della legge», e che non è comprensibile come nel ventunesimo secolo «qualcuno possa essere picchiato a causa dei suoi capelli».