Perché andare a una mostra di solo 9 tele
È la prima in Italia dell'artista George Quaintance, che è esposto raramente ma che ha plasmato l'estetica gay e non solo: è da TASCHEN a Milano
Venerdì la libreria della casa editrice Taschen, in via Meravigli 17 a Milano, inaugurerà la prima mostra italiana sull’artista statunitense George Quaintance, che con i suoi dipinti e le sue copertine illustrate degli anni Quaranta e Cinquanta ha plasmato l’iconografia gay e l’estetica omoerotica e influenzato mondi della tv, della cultura pop, della moda e della fotografia; tra gli artisti che si sono ispirati a lui ci sono Tom of Finland, James Bidgood e Pierre et Gilles. La mostra si intitola The Flamboyant Life and Forbidden Art of George Quaintance e sarà aperta fino al 20 luglio; espone nove oli su tela, che possono sembrare pochi ma sono per ora l’unica occasione di osservare dal vivo i lavori di Quaintance, raramente esposti e messi all’asta e venduti quasi esclusivamente tra privati. Le opere sono una selezione della grande retrospettiva organizzata nel 2015 nella galleria TASCHEN di Los Angeles; la casa editrice ha anche pubblicato un volume con fotografie che lo ritraggono e raccontano la sua vita e con repliche delle sue opere.
Quaintance – nato nel 1902 in una fattoria della Virginia e morto nel 1957 di infarto nel suo ranch in Arizona – dipingeva corpi maschili seminudi, plastici e pieni di muscoli, spesso ammiccanti e umoristici, ambientati in paesaggi esotici e mitologici: il far west, le corride, l’Antica Grecia. È un immaginario, quello del macho, tutt’ora ben presente nel mondo gay dov’è diventato ancora più irriverente e divertito; ma è anche tracimato nella cultura dominante, come in molte pubblicità di moda con uomini muscolosi e sensuali (per esempio di Dolce & Gabbana, o Calvin Klein). Quaintance iniziò iscrivendosi a 18 anni alla Art Students League di New York, dove studiò pittura e danza; lavorò come ballerino e scenografo e fu un parrucchiere di successo, poi negli anni Trenta si mise a disegnare prima pubblicità e poi copertine per riviste erotiche pulp dai nomi suggestivi: Gay French Life, Ginger, Movie Humor, Movie Merry Go-Round, Snappy Detective Mysteries, Stolen Sweets e Tempting Tales, che venivano vendute sottobanco o agli spettacoli di burlesque. Il suo stile era ispirato a quello di Enoch Bolles, tra i più famosi illustratori di pin up americane.
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Negli anni Quaranta ritrasse spesso il suo compagno Victor Garcia, con cui comprò un ranch a Phoenix, in Arizona, dove aprì uno studio per vendere le sue opere d’arte. Negli anni Cinquanta divenne sempre più famoso, tanto che negli ultimi anni non riusciva a dipingere abbastanza quadri da soddisfare le richieste dei compratori.
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