È morto David Edgerton, fondatore di Burger King
David R. Edgerton, tra i fondatori di Burger King, la seconda più grande catena di hamburger al mondo, è morto il 3 aprile a Miami, in Florida, a 90 anni. La notizia era apparsa su un trafiletto del quotidiano Miami Herald ma è stata ripresa dai grandi giornali soltanto ieri.
Edgerton nacque in Pennsylvania nel 1927, studiò ristorazione e nel 1954 comprò l’Insta Burger King di Miami, che vendeva hamburger a 15 centesimi di dollaro l’uno; in quell’anno conobbe James McLamore, proprietario del vicino ristorante Brickell Bridge, e insieme fondarono la Burger King Corporation, con 12 mila dollari. Era un modello di business nuovo per l’epoca: il ristorante aveva un menu limitato, prezzi economici, nessun servizio al tavolo e i clienti ordinavano e pagavano prima di mangiare. Nei primi tempi gli affari non andavano bene e la svolta arrivò nel 1957 con l’invenzione del Whopper, il panino più famoso della catena. Edgerton e McLamore erano in visita nel campus universitario di Gainesville in Florida, quando notarono un ristorante drive-in che pubblicizzava un grosso hamburger pieno di salse; ne comprarono uno, lo assaggiarono e decisero che anche loro dovevano introdurne uno molto grande e con tanti condimenti. Non si sa chi inventò il nome: Edgerton lo rivendicò in un’intervista nel 2014 dicendo di essere stato lui a disegnare anche il logo, ma lo stesso aveva detto McLamore nel suo memoir: «Proposi di chiamarlo Whopper» e di mettere grosse insegne con scritto che Burger King era “la casa del Whopper”.
Arrivò così il successo: nel 1967 Burger King aveva più di 400 ristoranti in 20 stati, in particolare in California; in quell’anno Edgerton e McLamore decisero di venderla alla Pillsbury Company, una delle più grandi aziende di grano e prodotti alimentari americane: ricevettero 20 milioni di dollari a testa (pari a 152 milioni di dollari attuali).
Dopo la vendita, Edgerton fondò la catena di ristoranti Bodega Steak, che cedette nel 1978. Nel 1985 si trasferì in California, dove aprì altri ristoranti e poi nel 1993 tornò in Florida. Ha trascorso gli ultimi anni in una residenza per anziani a Cutler Bay, nella periferia di Miami.