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  • Lunedì 16 aprile 2018

L’Inter è ancora troppo debole

Forse anche per andare in Champions League, ma potrebbe essere aiutata da Roma e Lazio

Rafinha Alcantara dopo un tiro sbagliato in Atalanta-Inter (MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)
Rafinha Alcantara dopo un tiro sbagliato in Atalanta-Inter (MIGUEL MEDINA/AFP/Getty Images)

A sei giornate dalla fine del campionato l’Inter è ancora nel mezzo della corsa alla qualificazione alla Champions League, il suo obiettivo stagionale, che le manca dal lontano 2012. Di per sé questa è già una buona notizia, dato che l’anno scorso, in questo periodo, l’Inter stava scivolando a suon di sconfitte verso il settimo posto, fuori dalle coppe europee. Ma dopo grandi investimenti e tre quarti di stagione disputati si può dire che l’Inter non sia riuscita a sfruttare il vantaggio di non avere altri impegni, se non quello del campionato, per assicurarsi il più in fretta possibile un posto fra le prime quattro. Questo perché come squadra è sostanzialmente ancora incompleta e debole, priva di difese e alternative per rimediare alle difficoltà incontrate nel corso del campionato.

Non è un caso che l’Inter non vinca a Bergamo contro l’Atalanta dal 2015 o a Genova contro il Genoa dal 2011. In campi difficili contro squadre in grado di mettere in difficoltà le avversarie, l’Inter ha dimostrato anche quest’anno di non avere ancora carattere e forze sufficienti. Ci sono diverse cose buone da salvare di questa stagione, come la difesa che ha preso un solo gol nelle ultime sette partite, ma se i suoi due giocatori offensivi più importanti, Icardi e Perisic, si trovano fuori forma o in giornate negative, l’Inter fa troppa fatica a segnare. Il gioco espresso di recente, inoltre, non è un granché. L’aggiunta del brasiliano Rafinha Alcantara non ha ancora portato la qualità di cui l’Inter ha bisogno a centrocampo e l’assenza di un centrocampista bravo negli inserimenti nell’area avversaria, in grado di portare qualche gol in più, è evidente da tempo.

Ivan Perisic a terra dopo un gol sbagliato contro l’Atalanta (Marco Luzzani/Getty Images)

L’allenatore Luciano Spalletti non ha mai nascosto il fatto di avere una squadra “corta” e incompleta, ma si è detto sempre entusiasta del progetto e della squadra che un giorno questa Inter potrà diventare. In questa stagione è riuscito in qualche modo a restare fra le prime posizioni e potrà provare a entrare in Champions League fino all’ultima giornata. Sta di fatto che se dovesse qualificarsi, dal punto di vista tecnico l’Inter sarebbe la meno preparata a parteciparvi fra Roma e Lazio, e avrebbe bisogno di molti altri investimenti.

Nelle ultime sei giornate di campionato l’Inter dovrà giocare contro Cagliari, Chievo, Juventus, Udinese, Sassuolo e Lazio: tutto sommato un calendario favorevole, con la Juventus da ospitare a San Siro. Ma vincerne il più possibile potrebbe non bastare, e l’Inter dovrà sperare anche che la Roma perda punti concentrandosi sugli impegni in Champions League o che la Lazio continui nel suo andamento altalenante.