Un giornalista russo che si stava occupando di mercenari russi in Siria è morto cadendo dal balcone di casa sua
Maxim Borodin, un giornalista russo che si stava occupando delle morti dei mercenari russi in Siria, è morto dopo essere caduto dal balcone al quinto piano del suo appartamento di Ekaterinburg, una città con 1 milione e mezzo di abitanti della regione russa degli Urali. La caduta risale al 12 aprile, ma Borodin è morto tre giorni dopo in ospedale a causa delle ferite riportate. Le cause della caduta non sono ancora chiare, ma diversi siti di news russi hanno scritto, citando fonti di polizia, che l’appartamento era chiuso dall’interno. Il portavoce della polizia della regione russa di Sverdlovsk ha detto che «è improbabile che questa storia sia di natura criminale». Sembra che la polizia stia indagando sull’ipotesi del suicidio.
La direttrice del giornale per il quale lavorava Borodin, Novy Den, ha detto di non credere al suicidio e l’organizzazione Reporters senza frontiere ha parlato di «circostanze sospette».