La sua società Plan B è diversa da quelle gestite normalmente dagli attori, e probabilmente l'avete già vista in molti titoli di testa

Brad Pitt produce film a tutto spiano

Andare in Turchia per farne uno è diventato normale, grazie ai prezzi accessibili e alle persone che raccontano le loro esperienze sui social 

C’è sempre meno stigma sui trapianti di capelli

Eravamo in un altro mondo di pensieri e aspettative


Un’altra canzone di Michael Giacchino

Gli editori che possiedono anche i punti vendita stanno sempre più incentivando la promozione dei propri libri

Nelle librerie di catena c’è sempre meno “bibliodiversità”

Si trova in Finlandia e l'ha pensata l'artista Agnes Denes ispirandosi tra le altre cose anche a un ananas 

Una foresta che è un’opera d’arte

Una sassofonista bolognese che l’ha intitolato come un meme ambientalista, con fatalismo ma anche una certa leggerezza

Un disco di Laura Agnusdei

Nelle selezioni italiane per il Bocuse d'Or, la più importante del mondo, non ci sono colpi di scena o “mistery box” e si valutano anche sprechi e pulizia

Le vere gare di cucina non sono come MasterChef

Fu una sua amica fidata ma soprattutto una dei produttori di strumenti a tastiera più apprezzati del tempo, poco riconosciuta come spesso succede

Nannette Streicher, che costruì il pianoforte preferito di Beethoven

Quasi in tempo reale per chi la scaricava in inglese, per non aspettare i tempi della tv italiana dove la prima puntata uscì vent'anni fa

Quelli che sottotitolavano “Lost” in Italia

I tori sono indifferenti al rosso, non fu Edison a inventare la lampadina, Coca-Cola non ha inventato Babbo Natale, la Muraglia cinese dallo Spazio non si vede: minicatalogo di cose sbagliate in cui crediamo

50 convinzioni errate

Foreign Policy spiega le cinque cose che non sappiamo sul mese sacro del calendario islamico

Le cose che non sappiamo del Ramadan

I cosiddetti "naked dress" sono stati rivoluzionari e poi hanno normalizzato il corpo delle donne: ora che sono ovunque però «la nudità è stata denudata del sesso»

I vestiti trasparenti sono sempre più noiosi

<p>Il 12 aprile esce in Italia <a href="https://www.amazon.it/mia-cosa-preferita-sono-mostri/dp/8832730693/?tag=ilpo-21"><em>La mia cosa preferita sono i mostri</em></a>, un graphic novel che l&#8217;anno scorso negli Stati Uniti ha ricevuto recensioni estremamente positive e ha ottenuto dei soffietti – sono quei complimenti fatti da critici o altri scrittori che si leggono su molte copertine, detti anche blurb – da fumettisti molto autorevoli. Alison Bechdel, quella del <a href="https://www.ilpost.it/2014/05/19/test-bechdel-donne-film/">test di Bechdel</a> e <a href="https://www.amazon.it/Fun-home-Una-tragicommedia-familiare/dp/881701608X/?tag=ilpo-21"><em>Fun Home</em></a>, lo ha definito «un capolavoro spettacolare, che ti fa spalancare gli occhi». Art Spiegelman, <a href="https://www.ilpost.it/2018/02/15/maus-art-spiegelman/">quello di <em>Maus</em></a>, ha detto che la sua autrice, Emil Ferris, è «uno dei più importanti artisti del fumetto del nostro tempo». Chris Ware, di cui avrete probabilmente visto <a href="https://www.ilpost.it/2015/11/30/copertina-video-new-yorker-chris-ware/">almeno una copertina per il <em>New Yorker</em></a>, lo ha trovato «assolutamente incredibile».</p>
<p>Il fascino di questo libro è poi accresciuto anche da quello che di &#8220;incredibile&#8221; c&#8217;è nella sua storia. È il primo fumetto scritto e disegnato da Ferris, che ha 56 anni e fino a quindici anni fa faceva l&#8217;illustratrice e la designer di giocattoli freelance. Forse <em>La mia cosa preferita sono i mostri</em> non sarebbe mai stato realizzato se all&#8217;età di 40 anni Ferris non fosse stata morsa da una zanzara che la infettò con il virus del Nilo occidentale, che la paralizzò temporaneamente dalla vita in giù. Il virus le fece perdere anche l&#8217;uso della mano destra: per questo, Ferris dovette re-imparare a disegnare e approfittò della convalescenza anche per studiare scrittura creativa. Da questo percorso è nato <em>La mia cosa preferita sono i mostri</em>, che è lungo più di quattrocento pagine e quindi ha avuto una lunga gestazione. Inoltre la sua pubblicazione è avvenuta con mesi di ritardo perché le sue prime 10mila copie, stampate in Corea del Sud e dirette negli Stati Uniti, sono rimaste bloccate alla dogana di Panama per via del fallimento dell&#8217;azienda di spedizioni che se ne doveva occupare.</p>
<p>Anche la storia raccontata in <em>La mia cosa preferita sono i mostri</em> (o meglio, del suo volume uno, visto che ci sarà anche un seguito) è molto particolare: è ambientata in un quartiere popolare della Chicago del 1968 e ha per protagonista una ragazzina di dieci anni, Karen, che ama disegnare e si rappresenta come una lupa mannara, perché appunto la sua cosa preferita sono i mostri. Tutto il graphic novel è un quaderno di disegni e diario di Karen, al cui centro ci sono le indagini della ragazzina sulla morte di Anka Silverberg, una vicina di casa, sopravvissuta all&#8217;Olocausto, che secondo la polizia si sarebbe suicidata nonostante alcuni indizi suggeriscano sia stata assassinata.</p>
<p style="text-align: center;"><em>Nove pagine di </em>La mia cosa preferita sono i mostri<em>, per farsi un&#8217;idea di come è fatto:</em></p>

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<p>In Italia <em>La mia cosa preferita sono i mostri</em> <a href="https://baopublishing.it/prodotti/la-mia-cosa-preferita-sono-mostri/">è pubblicato da BAO Publishing</a>, i cui redattori si sono dovuti impegnare parecchio per riprodurre la calligrafia e l&#8217;impaginazione di questo lunghissimo graphic novel.</p>
<p><img loading="lazy" class="aligncenter size-full wp-image-1943260" src="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2018/04/emil_ferris_copertina.jpg" alt="" width="600" height="786" srcset="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2018/04/emil_ferris_copertina.jpg 600w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2018/04/emil_ferris_copertina-400x524.jpg 400w" sizes="(max-width: 600px) 100vw, 600px" /></p>

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la mia cosa preferita sono i mostri

Un dettaglio della copertina di "La mia cosa preferita sono i mostri" di Emil Ferris, BAO Publishing (2018)

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<p>da <a href="https://www.amazon.it/mia-cosa-preferita-sono-mostri/dp/8832730693/?tag=ilpo-21"><em>La mia cosa preferita sono i mostri</em></a> di Emil Ferris, edizione italiana BAO Publishing 2018</p>


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Si intitola "La mia cosa preferita sono i mostri", è lungo più di 400 pagine ed è il primo libro della sua autrice, che ha esordito a 55 anni

C’è un nuovo graphic novel di cui si è parlato benissimo

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