Anche le nuove consultazioni sono andate a vuoto
Salvini e il centrodestra hanno proposto al M5S di governare insieme, Di Maio ha ribadito che non vuole stare con Berlusconi
Anche il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica non è riuscito a produrre una maggioranza parlamentare, dopo le elezioni politiche del 4 marzo scorso. A bloccare ogni accordo sono stati i veti incrociati delle varie forze politiche che non sono disposte ad allearsi le une con le altre. Al termine delle consultazioni, il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha detto che la coalizione di centrodestra rimarrà unita, che il presidente del Consiglio sarà indicato dalla Lega e che Forza Italia sarà una parte integrante del futuro governo e che non intende fare alcun accordo con il PD.
Luigi Di Maio gli ha risposto ancora una volta che il Movimento 5 Stelle non intende allearsi con la Lega fino a che quest’utltima non abbandonerà Forza Italia e solo se Berlusconi farà “un passo di lato”. Il PD, infine, ha mantenuto ferma la sua posizione: rimarrà all’opposizione e per il momento non darà i suoi voti a nessun governo. Oggi il presidente della Repubblica incontrerà i presidenti di Camera e Senato e il presidente emerito Giorgio Napolitano. Intorno alle 12 e 30, terminati tutti gli incontri, Mattarella comunicherà le sue valutazioni sulle consultazioni e il modo con cui intende procedere per risolvere l’attuale stallo. Se non sarà raggiunto un accordo, è possibile che il paese vada ad elezioni anticipate, per le quali la data più probabile è considerata al momento il prossimo ottobre.
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