Piccolo mondo con montascale che porta in cielo
In una delle fotografie – grottesche, surreali, malinconiche – di Frank Kunert
Le fotografie del tedesco Frank Kunert mostrano mondi in miniatura meticolosamente costruiti da lui stesso con cartone schiumato, argilla e piccoli mobili che potrebbero arredare case di bambole. Nel suo terzo libro, Lifestyle, pubblicato dalla casa editrice di libri d’arte Hatje Cantz, Kunert ha raccolto ventiquattro di questi mondi, in cui oggetti quotidiani vengono reinterpretati in modo surreale, come a segnalare l’assurdo nella vita. Così per esempio un montascale non porta solo a un piano rialzato, ma fuori dalla finestra, verso il cielo e chissà dove ancora. Un pianoforte a coda in una stanza grigia è stato trasformato in un tavolo da ufficio anche se ci sarebbe spazio per sedersi e ascoltare un concerto.
Ciò che manca sempre nei mondi in miniatura e nelle fotografie di Kunert sono le persone: per questo si percepiscono come luoghi usciti da un sogno che chiunque potrebbe aver fatto. Anche quelli che fanno pensare a fantasticherie a occhi aperti sono malinconici: si vola tra le nuvole, ma solo restando a casa, si ha un posto al sole, ma solo togliendolo a qualcun altro. In alcune immagini prevale il grottesco, in altre l’efficacia di una trovata.
I mondi in miniatura di Kunert potrebbero esistere anche come opere d’arte a sé, senza bisogno di essere fotografati, ma portandoli dentro un’immagine in cui è l’artista a scegliere il punto di vista le illusioni visive sono al centro di tutto. Le fotografie sono scattate tutte in analogico: parte fondamentale del lavoro di Kunert è il metodo lento in tutti i suoi passaggi e il fatto che i suoi mondi appaiano costruiti – non come sarebbero se fossero modelli digitali – è fondamentale.