Lula si è consegnato alla polizia
Con un giorno di ritardo, l'ex presidente del Brasile si è costituito per iniziare a scontare la sua condanna a dodici anni per corruzione
Sabato sera l’ex presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva si è consegnato alla polizia federale ed è stato portato a Curitiba, capitale dello stato di Paraná, per iniziare a scontare la sua condanna a dodici anni di carcere per corruzione. Lula era in ritardo di un giorno rispetto alla data stabilita dalla Corte Suprema per la sua consegna alle autorità: prima di andare a Curitiba ha passato una giornata all’interno di un edificio del Sindacato dei Metallurgici a São Bernardo do Campo, una città che fa parte della regione metropolitana di San Paolo, dove è cominciata la carriera politica di Lula.
Lula è uscito dall’edificio del sindacato accompagnato dalle sue guardie del corpo e si è consegnato alla polizia, che lo ha portato a Curitiba in elicottero. La folla di suoi sostenitori che si era raccolta davanti all’edificio del sindacato ha protestato contro il suo arresto facendo scoppiare dei petardi, e cercando di bloccarlo; una squadra di poliziotti in tenuta antisommossa ha usato del gas lacrimogeno e dei proiettili di gomma per disperdere la folla. Otto persone sono state lievemente ferite, una da un proiettile.
Lula, che ha 72 anni ed è stato presidente del Brasile dal 2003 al 2011, è una delle figure politiche più amate del paese tanto da essere il candidato favorito per le elezioni presidenziali del prossimo ottobre. La sua condanna per corruzione – secondo la quale avrebbe ricevuto un appartamento come tangente – è legata allo scandalo che ha coinvolto negli ultimi anni Petrobras, la grande azienda petrolifera pubblica del Brasile. La condanna è stata confermata in appello a gennaio, con un aumento da 9 a 12 anni di carcere. Lula, che sostiene che la sentenza sia motivata politicamente, ha fatto ricorso: ci sono ancora due gradi di giudizio a cui può rivolgersi.
Nella giornata di sabato Lula ha partecipato a una messa in memoria di sua moglie, morta l’anno scorso, e ha tenuto un discorso davanti ai suoi sostenitori in cui ha detto di non essere al di sopra della legge e di credere nella giustizia. Rispetto all’accusa di corruzione si dice innocente.