Almeno 45 mila persone hanno manifestato in Slovacchia per chiedere le dimissioni del capo della polizia
Giovedì 5 aprile più di 30 mila persone hanno manifestato a Bratislava, in Slovacchia, per chiedere le dimissioni del capo della polizia Tibor Gaspar. Ci sono stati cortei e proteste anche in diverse altre città del paese: in tutto si stima che abbiano manifestato circa 45 mila persone. Le dimissioni di Gaspar sono state chieste anche dal presidente del paese, Andrej Kiska: «Ho già detto al ministro dell’Interno che il rimpiazzo dei personaggi chiave della polizia, compreso il capo della polizia, Gaspar, è una questione cruciale per noi per iniziare a ristabilire la fiducia nella polizia», ha detto Kiska.
La crisi politica in Slovacchia era iniziata lo scorso febbraio con l’omicidio del giornalista Ján Kuciak e della sua compagna. Kuciak aveva 27 anni e lavorava da tre anni per il sito di notizie slovacco Aktuality; il suo corpo era stato trovato insieme a quello di Martina Kušnírova, anche lei 27enne, nella sua casa di Velka Maca, poco lontano dalla capitale Bratislava. Lui era morto per un colpo d’arma da fuoco al petto, lei alla testa. L’omicidio secondo molti sarebbe collegato al lavoro per Aktuality, dove si era occupato di casi di corruzione e truffe sui fondi strutturali dell’Unione Europea, quelli destinati a favorire la crescita economica dei paesi membri con economie più deboli, indagando sui legami tra membri del governo e criminalità organizzata.
Le indagini di Kuciak facevano tra l’altro riferimento a un accordo tra il governo slovacco e una grande società di sicurezza privata del paese, il cui proprietario è un parente di Gaspar. Kuciak aveva anche pubblicato una serie di storie che coinvolgevano l’ex ministro degli Interni Robert Kalinak, che nel 2012 aveva assunto Gaspar. Kalinak si è dimesso negli scorsi giorni.