Intel non risolverà il problema di sicurezza Spectre su tutti i processori come promesso
A differenza di quanto aveva annunciato in precedenza, Intel ha comunicato che il grave problema di sicurezza “Spectre” non sarà corretto in tutti i suoi microprocessori. Molti degli esclusi appartengono a linee di modelli piuttosto vecchie e difficilmente ancora in uso come: Bloomfield, Clarksfield, Gulftown, Harpertown, Jasper Forest, Penryn, SoFIA 3GR, Wolfdale e Yorkfield. Intel dice di avere rinunciato per via di alcune complicazioni tecniche, per la limitata diffusione di quei processori ormai datati e per il fatto che sono quasi sempre utilizzati in “sistemi chiusi”, quindi meno soggetti ad attacchi informatici. Intel ha probabilmente ragione, ma gli esperti di sicurezza informatica hanno comunque fatto notare che alcune linee di processori coinvolte sono relativamente recenti, risalenti per esempi al 2015. Intel è al lavoro da mesi per risolvere “Spectre” e un altro serio problema di sicurezza (Meltdown) che riguarda buona parte dei suoi processori: dipendono da come furono progettati i chip e possono essere aggirati, in parte, attraverso un aggiornamento del software che in alcuni casi potrà portare a un rallentamento dei computer. La società ha ricevuto molte critiche anche per avere reagito poco tempestivamente.