Una falena diurna
Quella di cui parla Virginia Woolf in uno degli ultimi saggi che scrisse prima di morire, il 28 marzo 1941
La scrittrice Virginia Woolf morì il 28 marzo 1941, settantasette anni fa, suicidandosi nel fiume Ouse. Oggi Biancamano 2, il blog della casa editrice Einaudi, ha pubblicato in una nuova traduzione uno degli ultimi saggi che Woolf scrisse prima di morire e uno dei pochi di cui non fece revisioni: Morte di una falena. Suo marito Leonard Woolf lo fece pubblicare postumo nel 1942, insieme ad altri scritti inediti della moglie. La traduzione è di Anna Nadotti.
«La stessa energia che animava i corvi, gli aratori, i cavalli e perfino, si sarebbe detto, gli scabri pendii delle colline, faceva svolazzare la falena da un lato all’altro del pannello della finestra. Impossibile non guardare quell’insetto. Anzi, veniva spontaneo provare per lui un bizzarro senso di pietà. Quel mattino le occasioni di piacere sembravano così enormi e così varie che avere soltanto la parte di una falena nella vita, e per giunta di una falena diurna, appariva un duro destino, e patetica la sua ansia di sfruttare appieno le proprie limitate possibilità».
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