Anche la Nuova Zelanda voleva espellere delle spie russe, ma non ne ha trovate
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La Nuova Zelanda ha detto che avrebbe voluto partecipare alle ritorsioni contro la Russia per l’avvelenamento di Sergei Skripal nel Regno Unito, ma ha aggiunto di non avere trovato spie russe da espellere, come hanno fatto lunedì moltissimi paesi di tutto il mondo.
«Mentre altri paesi hanno annunciato di aver espulso agenti dell’intelligence russa sotto copertura diplomatica, in Nuova Zelanda non sono state individuate persone di questo tipo. Se ce ne fossero state, le avremmo espulse», ha detto la prima ministra neozelandese Jacinda Ardern, dicendo che comunque il suo governo appoggia le misure adottate nei confronti della Russia.
Secondo alcuni osservatori, comunque, il governo neozelandese avrebbe scelto di non espellere spie russe per adottare una posizione di neutralità. L’analista Paul Buchanan ha scritto sul Guardian, riferendosi alla prima ministra Ardern: «Lei ha detto di avere avuto in questo senso rassicurazioni dal ministro degli Affari esteri e del Commercio (MFTA), ma il MFTA non ha funzioni di controspionaggio né l’abilità di accertare chi sia o non sia un agente dell’intelligence russa, dichiarato o non dichiarato (questo è il lavoro del Security Intelligence Service)».
Lunedì 26 marzo moltissimi paesi di tutto il mondo, tra cui anche l’Italia, hanno annunciato di aver espulso più di 100 diplomatici russi, considerati agenti dell’intelligence non dichiarati, che agivano dunque illegalmente nei diversi paesi. La decisione è stata presa su richiesta del Regno Unito, che aveva adottato una misura simile due settimane fa come ritorsione nei confronti dell’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal e di sua figlia a Salisbury, in Inghilterra, di cui la Russia è ritenuta responsabile. Il ministro degli Esteri neozelandese Winston Peters ha detto che la Nuova Zelanda si riserva di espellere diplomatici russi in futuro, se ce ne saranno le condizioni, e che l’ambasciatore russo nel paese è stato convocato per esprimere la “preoccupazione” del governo neozelandese per il tentato omicidio di Skripal.