Scandalo nel cricket!
Durante una partita la nazionale dell'Australia ha manomesso la palla per modificarne l'aerodinamica: ma è stata scoperta e ha ammesso tutto
Nel corso della partita internazionale di cricket tra Sudafrica e Australia, iniziata giovedì scorso al Newlands Stadium di Città del Capo e valida per le Test Series, la formula di gioco più prestigiosa del cricket, la squadra australiana è stata sorpresa a barare, creando uno dei più grandi scandali nella storia recente dello sport.
Sabato, nel corso del terzo giorno di gioco della partita tra Sudafrica e Australia, Cameron Bancroft, il giocatore più giovane della squadra australiana, ha tentato di manomettere di nascosto la palla sfregandola con un materiale di colore giallo che ha tenuto nascosto in tasca e poi dentro le mutande. I giudici di gara, notando come maneggiasse continuamente la palla, hanno interrotto il gioco per chiedergli cosa stesse facendo. Bancroft ha risposto dicendo di averla solamente pulita, mostrando un panno nero diverso da quello che nascondeva. Ma le telecamere del Newlands Stadium hanno ripreso tutto e a partita conclusa i giocatori australiani non hanno potuto fare altro che ammettere la scorrettezza.
La manomissione della palla è vietata dal regolamento internazionale del cricket e può comportare sanzioni di gioco e squalifiche per i giocatori a cui viene imputata. Le partite di cricket, in particolare nella sua formula più tradizionale e prestigiosa – proprio quella che stavano disputando Sudafrica e Australia – possono durare anche cinque giorni. Di conseguenza la palla usata dalle due squadre si deteriora e questo può modificarne la traiettoria nei lanci e nelle battute, che sono i momenti chiave del cricket. La palla si può manomettere rovinandone la superficie, per peggiorare l’attrito e l’aerodinamica, e quindi la velocità, o cercando di lucidarla per renderla più liscia, per ottenere l’effetto contrario. Se troppo rovinata, l’arbitro può anche decidere di cambiarla. All’Australia l’imbroglio non è servito, perché dopo il primo colloquio con l’arbitro, Bancroft non ci ha più provato. E poi ha vinto il Sudafrica.
Non è ancora chiaro cosa abbia usato Bancroft e quale fosse lo scopo esatto del gesto. Sta di fatto che per la squadra australiana le dimensioni dello scandalo – “ball tampering” per il regolamento e per i giornali in lingua inglese – sono addirittura maggiori del gesto in sé. La manomissione della palla è stata decisa nella pausa pranzo del terzo giorno della partita dai membri più esperti della squadra. Nella conferenza stampa in cui è stato ammesso l’imbroglio, il capitano Steve Smith non ha fatto nomi ma ha usato l’espressione “leadership group”. Insieme ai giocatori più anziani, Smith avrebbe deciso di manomettere la palla per poi affidare il compito al giocatore più giovane e inesperto della squadra, Bancroft appunto, il quale ha detto di aver ricevuto il compito solo perché nella pausa pranzo si è trovato vicino al gruppo di giocatori anziani. Oltre alla scorrettezza, c’è da considerare poi l’imprudenza della decisione, e come gli australiani abbiano potuto pensare di passare inosservati in una partita trasmessa in tutti i paesi del Commonwealth, vista da centinaia di migliaia di spettatori.
Nella conferenza stampa a cui si è presentato assieme a Bancroft, Smith ha detto di provare vergogna e dispiacere per quello che ha deciso di fare, ma di non avere intenzione di lasciare né il ruolo da capitano né la squadra australiana, ritenendosi ancora adatto ai suoi compiti. La notizia ha creato grande scalpore in Australia, con tifosi, esperti ed ex giocatori che si sono detti increduli e indignati per il fatto, con pochi precedenti simili. L’Australia è una delle squadre più vincenti nella storia del cricket e il fatto che i suoi giocatori più esperti abbiano preso una tale decisione ha aperto anche un dibattito sulla loro adeguatezza nel rappresentare il paese nello sport. A Smith viene data gran parte della responsabilità, in quanto capitano e probabile ideatore della manomissione. Inoltre, la mancata spiegazione dei dettagli ancora non chiari, come il materiale usato per la manomissione (forse carta vetrata), non è stata affatto gradita.
That looked like sandpaper to me pic.twitter.com/dOdPy0fSux
— Wayne Lineker (@SLYLSX) 24 marzo 2018
Ieri Smith è stato sospeso per il prossimo incontro dell’Australia dalla federazione internazionale per “comportamento contrario allo spirito del gioco” e probabilmente verrà allontanato definitivamente, o per un determinato periodo, nei prossimi giorni. Bancroft invece è stato multato con una trattenuta del 75 per cento sul suo compenso per l’ultima partita ma potrà giocare il prossimo incontro.
Della vicenda ha parlato anche il primo ministro australiano, Malcolm Turnbull, che ha detto pubblicamente di essere «scioccato» e «deluso». Ha poi spiegato di aver espresso le sue preoccupazioni al presidente della federazione del cricket australiano, David Peever: «Ho espresso in modo molto chiaro e inequivocabile la mia delusione e la mia preoccupazione per gli eventi avvenuti in Sudafrica. Come può la nostra squadra aver commesso un imbroglio come questo?».
I giornali, non solo quelli australiani, sono stati ancora più duri. “Vergogna” è stato il titolo più usato in Australia, e l’Herald Sun ha proposto senza tanti giri di parole di licenziare tutti i giocatori coinvolti. In Inghilterra invece i giocatori australiani sono stati definiti “imbroglioni” e “pagliacci”. Le indagini delle autorità del cricket continueranno nei prossimi giorni, con lo scopo di conoscere i nomi dei giocatori coinvolti e le ragioni dell’imbroglio.