La Corte d’Appello di Genova ha confermato la condanna di 5 anni all’ex sindaca Marta Vincenzi per i danni causati dall’alluvione del 2011
La Corte d’Appello di Genova ha confermato la condanna a 5 anni dell’ex sindaca Marta Vincenzi per i danni causati dall’alluvione del 2011, nella quale morirono sei persone. Nel 2016 Vincenzi era stata condannata in primo grado per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e falso ideologico. Vincenzi è stata sindaca di Genova fra il 2007 e il 2012, eletta col centrosinistra.
Secondo l’ipotesi dell’accusa accolta dalla sentenza, Vincenzi e le altre persone condannate nell’ambito del processo non fecero tutto il possibile per limitare i danni dell’alluvione. Cinque delle sei persone che morirono nell’alluvione stavano andando ad aspettare un parente all’uscita della scuola: le autorità comunali avevano ricevuto un’allerta di livello 2 già in mattinata, ma ciononostante non chiusero le scuole. Il Fereggiano esondò poi poco prima dell’una di pomeriggio. Secondo i giudici Vincenzi avrebbe dovuto disporre anche la chiusura di via Fereggiano, per via del rapido innalzamento del livello del torrente. Il reato di falso ideologico è stato contestato a Vincenzi e agli altri imputati per aver falsificato il verbale che dava conto dell’orario dell’esondazione del Fereggiano, anticipandola in modo da fare apparire meno gravi le loro responsabilità.