Un’infermiera è indagata per la morte per malaria, nel settembre 2017, di una bambina di quattro anni
La Procura di Trento ha chiuso l’inchiesta relativa alla morte per malaria di una bambina di quattro anni, lo scorso settembre. Al termine dell’inchiesta risulta indagata una sola persona: un’infermiera del reparto di pediatria dell’ospedale di Trento. Ansa ha scritto che il sospetto è che la morte sia stata causata da un errore dell’infermiera. La bambina era stata ricoverata a Trento ma è morta a Brescia, dove era stata trasferita d’urgenza.
La bambina e i suoi familiari non erano stati in paesi dove la malaria è endemica. I problemi erano cominciati il 13 agosto: la bambina era stata male perché affetta da diabete mentre si trovava in vacanza con i genitori a Bibione, in provincia di Venezia. Inizialmente era stata curata a Portogruaro, poi dal 16 al 21 agosto era stata ricoverata all’ospedale di Trento. Il 31 agosto le erano stati prescritti degli antibiotici per una faringite e i medici dell’ospedale si erano accorti della malaria; a quel punto la bambina era stata portata a Brescia, dove c’è un reparto per le malattie tropicali. Paolo Bordon, direttore generale dell’Apss (Azienda provinciale dei servizi sanitari) del Trentino, disse, quando ancora la bambina si trovava all’ospedale di Trento per il diabete, che nell’ospedale era arrivata «una famiglia del Burkina Faso, di ritorno da un viaggio nel paese d’origine, con due bambini con la malaria».
I due bambini originari del Burkina Faso erano ricoverati in altre stanze e i materiali usati per assisterli erano monouso. La malaria può essere trasmessa tra due persone solo se il loro sangue entra in contatto; normalmente viene trasmessa dalle zanzare ma non da tutte, bensì dalle zanzare anofele, che vivono in Africa ma non in Italia. Per questa ragione non è chiaro come sia potuto succedere che la bambina morta abbia contratto la malattia.