Si è dimesso il funzionario vaticano che ha diffuso una versione “tagliata” della lettera in cui Benedetto XVI parla bene di Papa Francesco

(AFP PHOTO / Gabriel BOUYS)
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Stamattina Papa Francesco ha accettato le dimissioni di Dario Edoardo Viganò, il prefetto della segreteria della Comunicazione del Vaticano, cioè il funzionario che aveva diffuso una versione “tagliata” della recente lettera in cui Benedetto XVI elogiava Papa Francesco.

La lettera, diffusa la settimana scorsa, circolò molto sui giornali italiani perché nel testo Benedetto XVI definiva uno «stolto pregiudizio» la tesi secondo cui Papa Francesco «sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi».

Pochi giorni dopo, però, si scoprì che il Vaticano non aveva diffuso il testo integrale della lettera, che Benedetto XVI aveva indirizzato ai curatori di una collana sui principali concetti teologici promossi da Papa Francesco. Nella parte tagliata, Benedetto XVI ammetteva di non aver letto i libri e si diceva sorpreso del fatto che fra gli autori comparisse Peter Hünermann, un teologo tedesco che lo aveva attaccato duramente durante il suo pontificato (nella lettera Benedetto XVI arriva a dire che Hünermann avrebbe «capeggiato iniziative anti-papali»). La scoperta della manipolazione ha provocato reazioni molto indignate nell’ambiente dei vaticanisti.

Il 19 marzo, dopo le polemiche, Viganò ha offerto le sue dimissioni al Papa spiegando di non essere più in grado di svolgere il suo lavoro a causa delle «molte polemiche circa il mio operato che, al di là delle intenzioni, destabilizza il complesso e grande lavoro di riforma che Lei mi ha affidato nel giugno del 2015». Stamattina il Papa ha accettato le dimissioni di Viganò.