Foto per ricordare e ricostruire una famiglia
Mayumi Suzuki ha perso i genitori a causa dello tsunami in Giappone del 2011: le immagini di "The Restoration Will" sono quello che rimane della sua famiglia
Tra le città della costa nord-orientale del Giappone distrutte dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo 2011 c’era anche Onagawa, la città portuale dove è nata la fotografa Mayumi Suzuki e dove ancora vivevano i suoi genitori, entrambi tra i migliaia di dispersi. Quando Suzuki tornò a casa, settimane dopo lo tsunami, non trovò più niente a parte le macerie dello studio fotografico della sua famiglia: tra i resti della camera oscura recuperò la macchina fotografica di suo padre, alcuni suoi obiettivi, un portfolio e un album di famiglia, tutti rovinati da fango, sabbia e acqua marina. Nel suo progetto The Restoration Will Suzuki mette insieme vecchie immagini di famiglia, alcune delle fotografie superstiti e altre nuove scattate con gli strumenti di suo padre, per ricordare il passato e creare un contatto con ciò che ne rimane nel presente. The Restoration Will è in mostra allo Spazio Labo’ di Bologna fino al 3 maggio, e ne è stato anche pubblicato un libro edito da Ceiba editions.
Suzuki ha spiegato che quando provò a scattare la prima fotografia con uno degli obiettivi di suo padre le immagini uscirono scure e sfocate, evocando i suoi ricordi personali e creando un legame tra passato e presente. E ancora: «le foto di famiglia che ho ritrovato erano bianche, le immagini stavano lentamente scomparendo. I ritratti realizzati da mio padre erano macchiati e scoloriti. Queste cicatrici sono simili al danno subito dalla mia città, simili ai miei ricordi, che sto lentamente perdendo. Spero che questo libro mi aiuti a conservare i miei ricordi e la storia della mia famiglia. Sistemando queste foto, ho provato a ricrearli».
Mayumi Suzuki è nata nel 1977 a Onagawa, nella prefettura di Miyagi. La fotografia ha fatto da sempre parte della storia della sua famiglia: suo padre gestiva lo studio fotografico fondato dal nonno nel 1930 e lei ha studiato fotografia alla Nihon University di Tokyo, dove tuttora vive e lavora e dove si trovava il giorno dello tsunami.