La procura di Catania ha ordinato il sequestro della nave della ong spagnola Open Arms
La procura di Catania ha ordinato il sequestro della nave della ong spagnola ProActiva Open Arms, che negli ultimi giorni è stata al centro di un piccolo caso internazionale. Lo scorso giovedì Open Arms aveva soccorso più di 200 migranti al largo della Libia, rifiutandosi però di consegnarli alla Guardia costiera libica: aveva sostenuto che una volta rimandati in Libia i migranti avrebbero potuto subire violenze e maltrattamenti, per esempio all’interno dei centri di detenzione messi in piedi dalle autorità locali. Il comandante della nave aveva chiesto di poter attraccare in un porto europeo, anche perché sembra che a bordo ci fossero persone in condizioni di salute critiche: dopo molte ore di attesa, il governo italiano aveva dato l’autorizzazione per l’attracco al porto di Pozzallo, in Sicilia.
La procura di Catania ha confermato di avere avviato un’indagine con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina: ritiene che ci sarebbe stata la volontà da parte della ong di portare i migranti in Italia anche violando la legge e gli accordi internazionali. La procura di Catania si riferisce agli accordi internazionali conclusi tra Italia e Libia secondo i quali i migranti soccorsi al largo delle coste libiche andrebbero riconsegnati alla Guardia costiera libica, e non portati nei porti europei. Tre persone hanno già ricevuto un avviso di garanzia: il comandante e il coordinatore a bordo della nave e il responsabile della ong.