C’è stata una nuova esplosione a Austin, in Texas
Ha ferito due persone, sembra in modo non grave: non si sa ancora se sia collegata alle tre esplosioni di inizio marzo
Domenica sera due persone sono rimaste ferite in un’esplosione in un quartiere della periferia sud occidentale di Austin, la capitale del Texas. Non si conoscono ancora le cause dell’esplosione – la polizia ha dovuto rimandare parte delle indagini a lunedì mattina, per via del buio – ma le autorità la stanno trattando con preoccupazione perché potrebbe essere collegata alle altre tre esplosioni che a inizio marzo hanno causato la morte di due persone e il ferimento di altre due.
L’esplosione di domenica sera è avvenuta intorno alle 20.30 ora locale, quando in Italia erano le 2.30 di notte, nel quartiere di Travis Country. Due uomini di circa 20 anni sono stati ricoverati in ospedale, ma non dovrebbero essere in pericolo di vita. Diversi testimoni hanno detto di aver sentito una forte esplosione, che qualcuno ha paragonato a quella di un trasformatore elettrico che va in cortocircuito. La polizia e i mezzi di soccorso sono intervenuti molto rapidamente e in gran numero, isolando l’intero quartiere dove c’era stata l’esplosione e invitando tutti gli abitanti a restare nelle loro case. L’intera area è stata perlustrata in cerca di bombe. Il capo della polizia di Austin Brian Manley, parlando con i giornalisti domenica sera, ha detto che non c’erano ancora informazioni dettagliate su cosa avesse causato l’esplosione e che le indagini sarebbero riprese lunedì mattina, con l’arrivo della luce.
La particolare attenzione che sta ricevendo questa esplosione è dovuta al fatto che nelle prime due settimane di marzo tre pacchi bomba esplosi in tre posti diversi della città hanno ucciso due persone e ferito altre due, senza che per ora la polizia abbia trovato indizi per individuare il responsabile o il movente. La prima esplosione era stata il 2 marzo e aveva causato la morte di un uomo di 39 anni, Anthony Stephan House. Inizialmente la polizia aveva ritenuto la morte “sospetta”, ma l’aveva giudicata un incidente isolato. Altre due esplosioni erano avvenute il 12 marzo a poche ore di distanza in due diversi quartieri della periferia est di Austin. La prima aveva coinvolto due persone: un ragazzo di 17 anni, che era stato trovato gravemente ferito ed era morto poco dopo, e una donna che aveva riportato ferite ma non era in pericolo di vita. I due avevano trovato il pacco davanti alla porta e lo avevano portato in casa, dove era esploso. La seconda esplosione aveva invece coinvolto una donna di 75 anni, che era rimasta ferita gravemente.
Le indagini sulle esplosioni, per ora, non hanno portato a risultati concreti. La polizia di Austin ha detto in più occasioni che stava seguendo più di una pista e che non era escluso il movente razziale, visto che le persone coinvolte nelle prime esplosioni erano afroamericane o ispaniche. La ricompensa da 15.000 dollari che era stata inizialmente offerta in cambio di informazioni che potessero portare all’arresto del responsabile delle esplosioni è stata prima alzata fino a 65.000 dollari e poi fino a 115.000 dollari. Poche ore prima dell’esplosione di domenica, inoltre, il capo della polizia di Austin aveva fatto un appello al responsabile delle esplosioni dicendo che era disposto ad ascoltare le sue ragioni e il suo “messaggio”: «vogliamo capire cosa ti abbia portato a fare queste cose, e vogliamo ascoltarti», ha detto Manley durante una conferenza stampa.