Parigi vista dalle finestre di una torre
Laurent Kronental si è affacciato dalle Tours Aillaud di Nanterre per raccontare cosa si vede fuori e soprattutto dentro
Les Yeux des Tours è un nuovo progetto del fotografo Laurent Kronental (di lui avevamo già scritto qui), che ritrae le vedute della periferia di Parigi e dalle finestre delle Tours Aillaud, le strane torri progettate dall’architetto francese Emile Aillaud e costruite tra il 1973 e il 1981 a Nanterre, nella banlieue nord-ovest di Parigi. È un complesso residenziale in stile brutalista composto da 18 torri e 1.607 appartamenti. Pur avendo altezze diverse – vanno da 7 a 38 piani – gli edifici hanno la stessa forma cilindrica e le facciate ricoperte da mosaici colorati a forma di nuvola (da qui il soprannome di Tours Nuages, con nuages che significa nuvole in francese).
La serie di Kronental non mostra solo i palazzi e i grattacieli della periferia di Parigi – in particolare quelli del vicino quartiere finanziario della Défense – ma anche gli appartamenti delle Torri: tende di velluto si alternano ad altre di pizzo, letti sontuosi a pianoforti dimessi, portafrutta invitanti a sciatti divani.
Kronental è affascinato dalle Torri da quando era bambino e viveva nel vicino quartiere di Courbevoie, ma le visitò per la prima volta nel 2011, lasciandosi colpire soprattutto dalla facciata che «ricordava l’enigmatico camouflage militare» e che si scontrava con l’esterno dei grattacieli, e dalle finestre, a forma di a goccia o rotonde, come oblò di un sottomarino. Kronental descrive le Torri come «colossi di cemento che svettano simili a vascelli o razzi, non lontano dalla Défense, uno dei più importanti centri finanziari e commerciali d’Europa. Il contrasto sociale, urbano, culturale, economico mi affascinava». E le finestre sono l’unico punto di contatto tra quei due mondi che lo incuriosivano allo stesso modo: cosa c’era là dentro e cosa si sarebbe visto affacciandosi?
Kronental ha lavorato al progetto dal 2015 al 2017, guadagnando la fiducia degli inquilini e facendosi invitare nelle loro case: una famiglia, una volta, l’ha ospitato per un’intera settimana perché potesse fotografare al meglio l’atmosfera all’alba. Les Yeux des Tours è la prosecuzione ideale di Souvenir d’un Futur, la sua serie precedente in cui raccontava la vita degli anziani nei luoghi esterni dei Grands Ensembles, i grandi complessi residenziali, come appunto le Torri, costruiti tra gli anni ’50 e ’80 per rispondere alla crescita demografica, all’immigrazione, all’arrivo di nuovi abitanti dalle campagne. Sono i cosiddetti quartieri dormitorio, spesso guardati con sufficienza da chi sta più in centro, e che ora, come le Torri, «sembrano violentemente isolate in una bolla temporale, una città nella città»·
Laurent Kronental è nato nel 1987, vive e lavora a Parigi ed è un fotografo auto-didatta: si è appassionato alla fotografia in Cina durante un lungo soggiorno a Pechino. Racconta soprattutto le grandi metropoli, con attenzione al rapporto tra le persone e le architetture. Finora Souvenir d’un Futur è il suo progetto più importante, per cui ha vinto premi e borse di studio, che ha esposto in giro per il mondo – Parigi, Mosca, Londra, Atene e Seul – e che è stato pubblicato da giornali internazionali come il Washington Post, il British Journal of Photography, il Guardian, il National Geographic e Le Monde.